giovedì 25 ottobre 2018

pc 25 ottobre - SALVINI AVVOLTOIO BALLA SUI MORTI

In un giorno Salvini ha portato a casa due risultati: 


Una legge, quella sulla "legittima difesa" tutta politica, di propaganda fascista, ad uso elettorale, per dimostrare ai suoi votanti che lui e il governo Lega-M5S "mantiene le promesse". 
Di fatto solo le promesse reazionarie, solo quelle razziste, securitarie, le promesse di morte, di attacco alla democrazia. Mentre le "promesse" per migliorare le condizioni di vita per il "popolo", per ridurre le disuguaglianze, combattere la corruzione politica, "togliere ai ricchi per dare ai poveri" non ci sono, e non solo non ci sono ma la contesa economica con la UE sarà inevitabilmente scaricata sui proletari e le masse popolari. 

Salvini è corso a farsi fotografare, a prendersi qualche applauso (pochi), a San Lorenzo, sul corpo di Desirèe. Lo immaginiamo mentre si sfrega le mani per una uccisione/regalo che gli piomba sul tavolo e che gli permette di unire in un colpo solo la campagna razzista di cacciata dei migranti (tutti), lo
sgombero di case/centri sociali - mentre i covi di Casapound non si toccano -, l'invio di massiccia polizia per occupare un quartiere che -  come dice la compagna di Radio Onda rossa - era il cuore rosso della città, impenetrabile ai fascisti e ’alle guardie’.

Desirèe è stata uccisa dalla loro politica di degrado. Un quartiere vivo, antifascista, di centri sociali, di trattorie popolari in cui tutti potevano mangiare a poco prezzo e bene, con tante attività artigianali, prima è stato trasformato in quartiere della movida, del "turismo per caso" e poi abbandonato.
E la "sicurezza" di Salvini, del governo fascio-populista, come la politica della Raggi, è la definitiva cancellazione/morte di tutto questo.
Di Desirèe a Salvini non importa nulla, ciò che importa è poter, anche sul suo corpo, fare un passo avanti nella marcia verso il moderno fascismo.
Le misure di “sicurezza”, da “ordine pubblico”, che hanno come bersaglio principale gli immigrati, gli antifascisti, i centri sociali, che mettono sotto controllo le città, desertificandole, sono il miglior humus delle violenze contro le donne; sempre c’è un rapporto diretto tra aumento delle misure di “sicurezza” e l’aumento degli stupri, delle uccisioni delle donne.
Queste misure creano un clima oscurantista sempre ideale per la coltivazione di idee e pratiche fasciste, maschiliste, di sbandati sottoproletari; creano città “sotto controllo” invivibili, in cui sono bandite le normali libertà, la socialità tra i giovani, tra le persone, l’uso normale delle città. E quando questo accade sempre le città si desertificano dalla gente e diventano campo dello spaccio, della microcriminalità, diventano terreno pericoloso soprattutto per le donne.

Salvini, e Di Maio, stanno marciando rapidamente verso un governo, uno Stato esplicitamente fascisti; ogni giorno mettono un tassello nero. 

Occorre che le masse popolari che non ci stanno, i lavoratori che hanno coscienza di classe, gli antifascisti, antirazzisti, il movimento delle donne che anche questa volta è in prima fila nel combattere il governo fascio-populista, elevino la loro lotta e organizzazione.
Occorre che i comunisti rivoluzionari si uniscano per costruire il partito comunista di tipo nuovo necessario all'oggi e attrezzato teoricamente, politicamente, praticamente.

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