martedì 2 ottobre 2018

pc 2 ottobre - speciale - 3 - FUOCO SULLA 'MANOVRA DEL POPOLO' - manovra e pseudo opposizione PD

IL PD A ROMA, UNA MANIFESTAZIONE TRA IL TRAGICO E IL FARSESCO

Il problema non è la quantità ma la qualità di chi ha partecipato a questa manifestazione. Anche se i numeri sono lontanissimi da quelli dichiarati dal gruppo dirigente.
Farsesco parlare di lotta contro il “governo dell’odio”, quanto tutto può essere il PD in tutte le sue anime tranne che il “partito dell’amore”.
Il partito di Renzi/Minniti è stato un esempio di “partito dell’odio sociale e razziale” con il jobs act e il decreto di quello che ancor prima di Salvini qualcuno giustamente ha definito “l’uomo nero”.
Il partito di Renzi è stato effettivamente il partito dei banchieri, di Marchionne, dell’osceno ceto
politico ed economico della Leopolda; i governi del PD non solo non hanno fatto ma non hanno mai detto una cosa di sinistra, anticipando perfino l’attacco alla Costituzione con lo sciagurato referendum del 4 dicembre.
Tutto questo partito, compreso i sedicenti “70mila partecipanti a questa manifestazione” meritano il più totale odio e ribrezzo, per i danno fatti agli operai e alle masse popolari e al paese; sono i veri responsabili del disordine sociale e umano che ha prodotto il voto barbaro al nuovo governo. Chi ne è stata la causa non può essere il rimedio.
Ignobili e grotteschi risultano anche i nani e ballerini del cinema e del mondo della cultura e del giornalismo che pensavano di cavalcare il “cavallo vincente” e si trovano ora nella preoccupazione della fine della “pacchia”, per loro sì, che l’ascesa del nuovo governo comporta e comporterà sempre di più – vedi prima tra tutto le mani sulla Rai.

In realtà quello di cui abbiamo bisogno è di una vera opposizione ed essa non può che basarsi sull’odio di classe che deve accomunare PD e fascio-populisti.
Su questo, sia ben chiaro, consideriamo davvero sciagurati coloro che - con l’obiettivo di recuperare i milioni di voti che ancora ci sono - da Liberi e Uguali a Potere al popolo, fanno della guerra di parole col PD l’alibi della mancanza di un lavoro reale di lotta di classe e guerra di classe contro quelli che sono divenuti ora il pericolo principale e quanto mai reale, verso cui non è l’elettoralismo da strapazzo dei giulivi e contenti, del decimale in più dei sondaggi che ci può aiutare e su cui si può contare.

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