mercoledì 17 ottobre 2018

pc 17 ottobre - Solidarietà alla compagna Margherita dalla sponda Sud del Mediterraneo

Vergognosa la condanna ad un mese di arresti domiciliari per la compagna Margherita, coordinatrice dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe, "colpevole" di servire il popolo con tutto il cuore ovunque ne abbia la possibilità.
Margherita infatti è stata sempre in prima linea nell'organizzazione delle lotte di lavoratori e dei disoccupati della sua città, Taranto, nonchè a livello nazionale dando sempre un contributo al movimento dei lavoratori e rivoluzionario nel nostro paese da Bergamo a Palermo, da Bologna a Napoli siamo come quadro nazionale dello Slai cobas per il Sindacato di classe, sia come dirigente del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario. Anche i compagni e le compagne di altri paesi europei e del mondo hanno avuto modo di imparare da Margherita e di apprezzarne lo spirito critico, da compagna rivoluzionaria  "senza peli sulla lingua" il cui unico obiettivo è quello di fare avanzare il
movimento dei lavoratori, delle donne e rivoluzionario nel suo complesso contro ogni gretto settarismo.
I messaggi di solidarietà che continuano ad arrivare numerosi e da più parti da quando si è diffusa la notizia dell'arresto, dimostrano tutto ciò.
E' evidentemente una condanna politica che conferma la natura reazionaria del governo fascio/populista Lega/M5S ed il salto di qualità di quest'ultima verso l'instaurazione della dittatura aperta e del moderno fascismo nel nostro paese contro tutte le voci di dissenso e di opposizione. Giusto pochi giorni fa Margherita organizzava a Taranto la giornata nazionale svoltasi in molte città per denunciare la natura reazionaria e razzista del nuovo decreto Salvini sulla "sicurezza".
L'infame condanna in ogni caso già si sta ritorcendo contro il mandante e la solidarietà di classe e internazionalista nei confronti di Margherita metterà ancor più in luce come lo Stato imperialista italiano con tutto il suo apparato repressivo sia in realtà un gigante dai piedi d'argilla. 
Emanuele Venezia insegnante di italiano, Tunisi

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