CasaPound Italia ha annunciato una mobilitazione nazionale da tenersi il 3 novembre a Trieste, con lo scopo di celebrare il centenario della ‘vittoria’ dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Una presenza che riteniamo una provocazione inaccettabile. I movimenti e partiti neofascisti costituiscono infatti una pericolosa e crescente minaccia per la democrazia, l’inclusione sociale, la diversità e la contaminazione culturale: la loro intenzione è quella di alimentare una guerra contro i migranti e contro qualsiasi minoranza, considerata un germe che mette in pericolo la purezza etnica della “cultura italiana”. Nel fare questo, si intestano in maniera ripugnante il ruolo di ‘difensori delle donne bianche’, utilizzando il fantasma dello straniero stupratore per legittimare le proprie pretese di controllo del territorio e strumentalizzando il corpo della donne.
CasaPound è di fatto inesistente a Trieste: risulta chiaro dunque che la convocazione di una manifestazione nazionale nella nostra città sia parte di un disegno più ampio, volto ad acquisire
consensi e simpatie e dunque radicarsi. Quella del 3 novembre sarà una calata fascista in una città che ha già visto le conseguenze della furia nazionalista nel Novecento. Trieste - per secoli punto di convergenza e convivenza di lingue, fedi e culture differenti - divenne un laboratorio particolarmente violento che innescò, attraverso il mito delle terre irredente, avvenimenti come l’attacco verso la comunità slovena, l’italianizzazione forzata, i conflitti legati all’odio etnico, gli esodi di popolazione, le persecuzioni e la proclamazione delle leggi razziali, i trasferimenti forzati, l’universo concentrazionario – prima fascista e poi nazista – della Risiera di San Sabba, fino alla sterminio nei forni crematori. Anche per queste ragioni, crediamo fermamente che in questa città non ci sia spazio per il fascismo, che si fa propugnatore di un nazionalismo storicamente, e purtroppo anche oggi, escludente e violento.
La chiamata di CasaPound per un corteo nazionale a Trieste è dunque solo l’ultima di una lunga serie di eventi inaccettabili che hanno segnato la nostra città e non solo. Siamo convinti che la città necessiti di una chiara risposta antifascista, antirazzista e femminista. L’intenzione di Trieste Antifascista e Antirazzista è quella di dare voce e spazio a una pluralità di esperienze che, nella loro presenza quotidiana nella società, esprimono e rafforzano i valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e del rispetto delle identità di genere. Pensiamo dunque a una mobilitazione duratura, articolata in più momenti e iniziative, che sappia rilanciare un impegno antifascista a seguire. L’antifascismo deve essere interpretato come una pratica quotidiana, da portare avanti nei luoghi di formazione, di lavoro e di socializzazione, in particolare lì dove premesse culturali e le azioni materiali alimentano il fascismo e il razzismo.
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Ci incontreremo in campo San Giacomo per una mobilitazione collettiva che percorrerà le vie della città. Maggiori informazioni più precise su luogo e orari arriveranno a breve!