domenica 30 settembre 2018

pc 30 settembre - "Sono stata aggredita dalla polizia al Pride, portata in questura e denunciata, ma non ho paura ma l'ansia di reagire e lottare contro questo governo/Stato fascista-razzista-sessista" - l'intervento della compagna del Mfpr alla tre giorni cittadina contro le politiche del governo Salvini/Di Maio

Allo Studentato Autogestito Malarazza, si è svolta una tre giorni di assemblee e dibattiti contro le politiche fascio-razziste del governo Salvini/Di Maio, contro la repressione
Contro il governo della guerra contro i poveri, Costruiamo l'opposizione sociale nella nostra città!

Nella seconda giornata, il 28 settembre, dopo l'introduzione il primo intervento è stato quello della compagna Cettina del Movimento femminista proletario rivoluzionario, una compagna aggredita dalla polizia durante il Pride perchè distribuiva un volantino di denuncia dal punto di vista delle donne contro il governo Salvini/Di Maio e poi addirittura portata in questura dai poliziotti dinnanzi alla sua più che legittima ribellione contro quell'atto di servi dei servi fascisti. 

La compagna ha voluto iniziare informando l'assemblea con la bella notizia dell'assoluzione di Nadia Lioce che era arrivata proprio poche ore prima  dalle compagne presenti al presidio a L'Aquila, leggendo il primo comunicato pubblicato 
http://femminismorivoluzionario.blogspot.com/2018/09/nadia-lioce-assolta.html 

E' seguito poi l'intervento che riportiamo sotto, che è stato condiviso con molta solidarietà da tutti i presenti con un caloroso applauso ma anche da messaggi diretti di compagni e presenti che si sono avvicinati alla compagna, tra cui l'organizzatore del Pride che ha fatto le scuse ufficiali di tutto il Pride per l'accaduto, ma ha anche denunciato le difficoltà che come organizzatori hanno incontrato con la Digos/polizia per lo svolgimento del corteo.

Da parte di tutti la volontà di fare fronte comune contro le politiche di questo governo fascista, razzista che saranno sempre più repressive e da stato di polizia (il decreto sicurezza/migranti è su questa linea).
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L' intervento della compagna del Mfpr Palermo

Sono stata aggredita dai poliziotti della Digos mentre volantinavo come compagna del Movimento femminista proletario rivoluzionario alla
manifestazione del Pride, un’ aggressione di stampo fascista e da stato di polizia contro di me e un compagno di proletari comunisti … hanno strappato alcune locandine che avevamo attaccato mentre altri due agenti della digos ci hanno intimato di consegnare locandine e volantini “perché non siete autorizzati a fare questo”.
E' iniziata una discussione accesa contro la violazione del nostro pieno e legittimo diritto a manifestare all’interno di una manifestazione organizzata, contro la libertà di pensiero e di espressione, diritti che questo GOVERNO FASCIO RAZZISTA POPULISTA E DEL MODERNO MEDIOEVO contro le donne vuole cancellare con la polizia al loro pieno servizio, cercando non senza difficoltà anche di attirare l’attenzione delle persone circostanti a noi, ho visto che qualche ragazzo prendeva il telefonino e faceva foto ma tutto è avvenuto molto rapidamente.
Un governo Salvini/Di Maio che, come abbiamo scritto sul volantino, appena insediato ha dato la sua impronta attaccando subito le donne con l'attacco al diritto d’aborto, con un ministro alla famiglia  Fontana - FASCISTA ANTIABORTISTA che ha subito concentrato i suoi proclami/propaganda  oscurantisti e reazionari sulla centralità della famiglia, della “Sacra Famiglia”, facendoci tornare indietro di almeno 50 anni o ancora peggio. Un ministro che dice “Basta figli delle immigrate che hanno “invaso” l’Italia ora tocca alle italiane” che non riconosce le unioni civili dicendo: “NON ESISTONO QUESTE FAMIGLIE” . 
IL FASCISMO e IL RAZZISMO sono le vie per la  legittimazione del sessismo che deviano diritti e libertà di autodeterminazione e si manifestano poi nelle forme più repressive come successo sabato 22/9/2018, in forma violenta e sessista la polizia ha  volutamente prendere me, militante e donna anziché il mio compagno maschio. Questo è emblematico della doppia violenza di questo Stato e di tutti i suoi apparati repressivi.
SONO ARRABBIATA MOLTO ARRABBIATA SONO ANZI MOLTO INCAZZATA PER QUANTO ACCADUTO E SUBITO.
Noi stavano volantinando e attaccando locandine al Pride contro questo governo fascio-razzista-populista, locandine  chiare e nette con la faccia di Salvini e Di Maio… 
TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE  IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE, direbbe la Costituzione, 
LA STAMPA NON PUÒ ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE .SI PUÒ PROCEDERE A SEQUESTRO SOLTANTO PER ATTO MOTIVATO DALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA  NEL CASO DI
 DELITTI , PER I QUALI LA LEGGE SULLA STAMPA ESPRESSAMENTE LO AUTORIZZI, O NEL CASO DI VIOLAZIONE DELLE NORME CHE LA LEGGE STESSA  PRESCRIVA PER L’INDICAZIONE DEI RESPONSABILI.  ……… Tutto questo non deve con questo governo non deve più esistere!
A fronte della ribellione mia e del compagno inizia una sorta di colluttazione con i poliziotti, iniziano a strattonarmi prendendomi violentemente per il braccio e dicendomi che se non diamo i documenti subito ci identificheranno in questura, replico che non mi possono mettere le mani addosso e non mi devono toccare, continuo a gridare  che voglio parlare con il mio avvocato vista l’aggressione che sto subendo… perché devo essere identificata, quale reato avrei commesso???  
Mi dicono che ho 5 minuti per chiamare il mio avvocato ma cazzate! Mi sollevano i con VIOLENZA GRATUITA mentre il compagno si scontrava con gli altri poliziotti e poi divincolandosi corre a chiamare le altre compagne che stavano volantinando più in là.
Nel giro di pochi minuti per mettermi dentro la volante forse erano 4 o di più mi sono sentita prendere,  non avevo più i piedi a terra, e buttata dentro la volante la testa sul sedile posteriore,  mentre mi buttavano dentro la volante ho visto un braccio vicino la mia bocca d’istinto e ho dato un morso, ho sentito uno di loro che diceva “PORCA TROIA TI FAREMO VEDERE NOI QUELLO CHE TI FACCIAMO”, nel frattempo qualcuno mi girava il braccio destro all’indietro e sentivo qualcun’altro che diceva “le manette portate le manette”  dopo mi ritrovo il braccio destro  AMMANETTATO  e nel braccio sinistro, davanti a me, tenevo ancora il cellulare e qualcuno gira dall’altro lato aprendo lo sportello mi strappa il cellulare  dalla mano sinistra e poi gridandomi PORCA TROIA mi tira x i capelli e mi sposta sul sedile intanto mi avevano rigirato il braccio sinistro e messe le manette dopo di che si parte per la questura mi avevano levato gli occhiali, i miei sono da vista.
Mi portano in questura
Ho detto: tutto questo non lo fate quando prendete un delinquente un mafioso o un fascista???
Non possiamo stare fermi, non possiamo aspettare che succeda ancora non possiamo pensare che questo sia un caso è così che cercano di prendere campo, e si incarogniscono se trovano chi si ribella e non si piega… QUESTO È  IL “CAMBIAMENTO”   IN PEGGIO  PER TUTTI I SETTORI DELLE MASSE POPOLARI di questo governo fascista, razzista, sessista e patriarcale….
La lotta deve essere messa in campo in ogni forma militante, ideologica, politica, culturale… noi cerchiamo di lavorare tra le donne in particolare le proletarie, le lavoratrici, le precarie, le disoccupate... per organizzarle e coinvolgerle in questa lotta ma occorre fare fronte comune
Ma se Salvini/Di Maio e i loro “servi dei servi” pensano che la repressione possa  fermare la ribellione e lotta, soprattutto delle donne, contro lo stato di cose esistente ed un governo fascio-populista che si appresta a peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoro e di vita delle masse popolari, si sbaglia alla grande! LA REPRESSIONE ALIMENTA LA RIBELLIONE!

La violenza - la barbarie - l’arroganza - la prepotenza - l’abuso di potere - la vigliaccheria tutto questo ho subito - tutto questo è sostenuto dal Ministro dell’Interno Salvini e da Di Maio. 
In questo atto repressivo di stampo fascista,  maschilista, sessista che ho subito c’è un doppio attacco  perché come militante donna non posso e non devo esprimere il dissenso e le contestazioni…“E' Salvini che vi dice di fare questo” ho detto ai poliziotti mentre mi trasportavano in questura a Palermo
Mi hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata dentro una manifestazione autorizzata!!!
Ma la  rabbia che mi rode dentro non mi fa stare nella paura ma in un’ansia tremenda, l’ansia di reagire e lottare contro la odiosa repressione fascista, razzista e sessista di questo governo, di questo Stato.
I messaggi di solidarietà che sono arrivati danno forza.

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