giovedì 27 settembre 2018

pc 27 settembre - Governi moderno fascisti in Italia come in Austria all'attacco della libertà di stampa




L'Austria censura la stampa, ministro sotto attacco
Il ministro Herbert Kickl (ansa)
Il responsabile dell’Interno austriaco, Herbert Kickl, esponente di spicco della destra populista Fpoe, ha dovuto smentire che una mail uscita dal suo ministero sia stata scritta di suo pugno o che corrisponda al suo pensiero. La mail, che mirava ad aggravare il clima attorno ai profughi invitando la polizia a citare sempre la nazionalità dei criminali ma che puntava soprattutto a censurare i media critici con il governo, ha suscitato una bufera.
Nella missiva riservata, diretta al capi della polizia di tutto il Paese, un portavoce del ministero, Christoph Poelzl, consigliava apertamente di tagliare fuori alcuni giornali e settimanali. “Alcuni media - e l’autore ne citava esplicitamente tre, il settimanale d’inchiesta Falter, il quotidiano progressista Standard e il tabloid Kurier - raccontano in modo molto negativo o parziale del ministero o della polizia”. Meglio, allora, questo il suggerimento alla polizia, “limitare al massimo” il contatto con quei giornalisti, anche tagliandoli totalmente fuori da richieste di reportage che coinvolgessero agenti della polizia.
Kickl, noto per essere una delle menti dell’ultradestra austriaca, ha fatto sapere di aver parlato con Poelzl e di non condividere nulla di quella mail. Ma in un primo momento il suo dicastero l’aveva persino difesa, giustificandone l’obiettivo apertamente censorio con l’”esperienza raccolta in anni di comunicazione da molti responsabili della stampa”. Una giustificazione quasi peggiore del fatto in sé.
”Ma nei media austriaci molti commentatori mettono in guardia dall'“orbanizzazione” in atto da parte del governo Kurz. Uno dei primi passi degli regimi autocratici di ogni latitudine è sempre, immancabilmente, il bavaglio alla libertà di stampa

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