venerdì 3 agosto 2018

pc 3 agosto - Decreto "dignità" governo Di Maio/Salvini = licenziamento di massa di migliaia di docenti diplomati che diventeranno più precari dei precari

E' anche questo lo scellerato "decreto dignità" del governo fascio-populista M5S/Lega votato alla Camera dei Deputati: spianare la strada ad un grande licenziamento di massa di dipendenti pubblici, le maestre e i maestri diplomati, che da mesi e mesi sono sotto attacco nel nostro paese nel loro pieno diritto al lavoro, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017. 

 L'indegno decreto, venduto sul mercato dei proclami demagogici alla Di Maio  come il progressivo eliminatore della precarietà, non fa invece che sancire la precarietà a vita se non mettere a serio rischio lavorativo migliaia di docenti diplomati in questo caso: 

- la "soluzione" del concorso straordinario prevede un  numero di cattedre irrisorie, appena 12 mila di fronte a oltre 50 mila docenti diplomati magistrali, e non farà che scatenare l'ennesima guerra tra poveri tra lavoratrici e lavoratori che da anni e anni lavorano nel mondo della scuola, avendo maturato la piena legittimità al ruolo

- è prevista una proroga dei contratti fino al 30 giungo 2019, con la oscena trasformazione anche dei contratti stabili a tempo determinato. 

- tantissime maestre e maestri della scuola dell' infanzia e primaria per lavorare faranno un vergognoso salto all'indietro, dovendo sperare nelle limitanti graduatorie d'istituto. 

E' QUESTA "LA DIGNITA" CHE IL GOVERNO DI MAIO/SALVINI HA PENSATO PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI, NON SOLO IN CONTINUITA' MA ANCHE IN PEGGIO  RISPETTO AI GOVERNI PRECEDENTI RENZI/GENTILONI  (quanto risultano vergognose e false poi le proteste dei parlamentari Pd, che oggi si dicono "all'opposizione", sono quelli che ai tempi della ministra Fedeli non hanno fatto un emerito nulla per risolvere la situazione di queste  migliaia di docenti).

Occorre pertanto mettere in campo lotte adeguate  che non possono e non devono  essere quelle del solo ricorso legale, come hanno indicato e fatto sindacati corporativi come l'Anief, depotenziando di fatto il possibile attivismo di tanti docenti. 

Abbiamo sostenuto invece come positiva l'azione nei mesi scorsi messa in campo da  fette di docenti che si sono autorganizzati,  vedi le maestre di Milano/Lombardia, che hanno fatto manifestazioni contro i palazzi del potere, blocchi stradali, hanno fatto lo sciopero delle donne, sono andate a protestare a Roma e per questo sono state represse dalla polizia, e  che oggi scrivono "...L'opposizione a questo governo è cominciata ancor prima del suo insediamento... Non abbiamo pensato neanche un solo momento di svendere i valori della SCUOLA PUBBLICA, INCLUSIVA, LAICA E ANTIFASCISTA alle forze razziste e xenofobe che stanno traghettando il paese verso la restaurazione di un passato che pensavamo di avere vinto con la resistenza..." dando appuntamento a Milano l'8 settembre ad una assemblea.

CONTRO LE INDEGNE CHIACCHIERE INGANNA-POPOLO DI  DI MAIO/SALVINI, LA VERA  DIGNITA' E' LOTTARE CONTRO QUESTO GOVERNO.

Organizzarsi politicamente e sindacalmente secondo una linea di classe per combattere nella lotta di classe è una necessità. 

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