sabato 14 luglio 2018

pc 14 luglio - La solidarietà dei lavoratori con i compagni arrestati dell'Askatasuna di Torino

AI COMPAGNI DELL'ASKATASUNA E DELLO SPAZIO POPOLARE NERUDA
Questo governo dell'odio e della repressione anche oggi ha colpito.
Ha colpito i compagni dell'Askatasuna e dello Spazio popolare Neruda, sempre in prima fila a combattere contro questo putrescente sistema che per tenersi in piedi ha bisogno di esercitare la più bestiale repressione contro chi gli si oppone.
Ha colpito i compagni dell'Askatasuna e dello Spazio popolare Neruda, sempre in prima fila a combattere contro questo putrescente sistema che per tenersi in piedi ha bisogno di esercitare la più bestiale repressione contro chi gli si oppone.
Noi, lavoratori della logistica e del S.I. COBAS, siamo con voi: come sempre siete voi stati con noi, nelle lotte più difficili.
Lavoratori e compagni del S.I. COBAS TORINO

Qui sotto: - la Questura torinese contesta i fatti del Primo Maggio 2017 a Torino, quando la polizia in assetto anti-sommossa aveva impedito di entrare in Piazza San Carlo alla parte del corteo composta dalle realtà di lotta, per evitare la contestazione delle burocrazie di sindacati e partiti durante i discorsi finali dal palco ufficiale:
https://www.facebook.com/csoaskatasuna/videos/1861725677222091/
- maggio 2014: al CAAT, il mercato agroalimentare di Torino, dai cancelli bloccati la polizia in assetto anti-sommossa carica violentemente gli operai facchini autorganizzati, che resistono e continuano lo sciopero: dalla lotta al CAAT a quella alla Safim, i compagni dell'Askatasuna hanno sempre partecipato alle lotte dei lavoratori della logistica:
https://www.youtube.com/watch?v=MCIx7XP-qMI
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GIU' LE MANI DALLE PIAZZE DEL PRIMO MAGGIO GIU' LE MANI DAI MOVIMENTI
In merito all'iniziativa repressiva messa in atto la mattina del 13 luglio dalla Procura di Torino, con 15 misure di custodia cautelare ai danni di altrettanti attivisti/e e precari/e che il primo maggio 2017 conquistarono il loro diritto a sfilare nel corteo torinese, con un proprio spezzone sociale autorganizzato, respingendo il tentativo della Questura di isolare tale settore e impedirgli la presenza in piazza, ribadiamo quanto segue:
1) la piazza del Primo Maggio è dei lavoratori e delle lavoratrici, non dei vertici sindacali. Sono i lavoratori a decidere chi ha diritto di sfilare, non i questurini o i PM
2) settori sociali di giovani, precari, senza casa, migranti, sono sempre benvenuti nei cortei del movimento operaio e devono sfilare al fianco degli striscioni delle RSU. Se qualche dirigente sindacale non è in grado di misurarsi con questa realtà cambi mestiere. Le piazze sono nostre. E anche il sindacato.
Piena solidarietà a tutti gli arrestati. Fermiamo la deriva “turca” della gestione dell'ordine pubblico italiano.
PRIME ADESIONI:
Giovanni Iozzoli Rsu PFB Modena
Paolo Brini Direzione Nazionale Fiom Rsu Fiom Motovario Modena
Gianplacido Ottaviano Rsu Bonfiglioli Bologna Matteo Parlati
Paolo Ventrella RSA Ferrari
Giuseppe Violante RSA Maserati Modena
Serafino Biondo Rsu Fincantieri
Giuseppe Gommini Rsu Ducati
Pasquale Marano, Pasquale Piacquadio, Bacchelli Davide Rsu IMA
Massimo Valentini – lavoratore Filcams Modena
Venturelli Claudia – lavoratrice Suincom
Esposito Fabio, Luigi Perrella - lavoratori Civ Civ
Gualtieri Luca – Rsu Cantine Riunite Civ Civ
Gloria Bigliardi - Lavoratrice Filcams Modena
Lorena Barozzi Rsu Villani Spa

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