mercoledì 27 giugno 2018

pc 27 giugno - La lotta e non l'attesa e il sostegno al governo fascio populista Di Maio/Salvini è l'arma dei lavoratori

Il governo fascio populista inganna i lavoratori sull'art. 18

“Quasi 600 posti di lavoro a rischio senza ammortizzatori”

Tra i 500 e i 600 posti di lavoro a rischio ad Alessandria da settembre con la nuova normativa sugli ammortizzatori sociali. Quattro le “emergenze” più imminenti: Bundy di Borghetto Borbera, Kme di Serravalle Scrivia, Cerutti di Casale, Drahtzug Stein di Conzano. I sindacati chiedono il coinvolgimento delle istituzioni e dell'Inps
ECONOMIA - Tra i 500 e i 600 posti di lavoro a rischio in Provincia, da settembre, con la nuova normativa sugli ammortizzatori sociali introdotta dal Jobs Act.
Le aziende che negli ultimi tre anni, in modo continuativo, hanno usufruito di ammortizzatori sociali, cassa integrazione o contratti di solidarietà, non potranno chiederne il rinnovo e i nodi che, fino a quella data, erano rimasti più o meno in sospeso, rischiano di venire al pettine.
Secondo i sindacati sono centinaia i posti a rischio e diverse le aziende che potrebbero essere oggetti di un ridimensionamento o una ricollocazione. La recente storia industriale alessandrina è ricca di esempi (l'ultima in ordine di tempo la Astra Refrigeranti, che ha chiuso lo stabilimento di Spinetta e i lavoratori trasferiti a Novara).
Tutte hanno utilizzato, negli ultimi cinque anni, tre anni di ammortizzatori: mentre con la vecchia normativa era possibile un rinnovo di quinquennio in quinquennio, dopo il jobs act termina la possibilità di ricorrere nuovamente agli ammortizzatori.
In assenza di una ristrutturazione, restano quindi gli esuberi annunciati in precedenza: 80 alla Cerutti, 45 alla Drahtzug Stein, 70 alla Bundy, 50 alla Kme.

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