Anche l’Unione Sindacale di Base è stata ricevuta ieri, insieme al resto delle organizzazioni sindacali dal ministro Di Maio durante la prima giornata di consultazioni avviate dal nuovo governo sulla vertenza Ilva. “Un incontro nel quale il ministro dello Sviluppo Economico ha affermato che è possibile coniugare lavoro e diritto alla salute, il che significa accantonare per il momento l’idea di chiusura o riconversione dello stabilimento di Taranto avanzata finora dal Movimento 5 Stelle – hanno dichiarato Sergio Bellavita, USB esecutivo nazionale e Francesco Rizzo, USB Taranto -. Terminato il ciclo di incontri con Arcelor Mittal, sindacati e istituzioni, il governo avanzerà la propria soluzione per Ilva. Per queste ragioni abbiamo elencato al ministro le ragioni per le quali da subito abbiamo giudicato che Arcelormittal non fosse la soluzione per Ilva: Immunita’ penale, licenziamenti di massa, nessuna garanzia su appalto Ilva, piano ambientale lento e insufficiente. Per ribadire infine l’inaccettabilità di una situazione in cui a pochi giorni dalla scadenza del commissariamento ancora nulla è dato sapere sulla sorte di migliaia di lavoratori. Ora il nuovo governo deve agire per cambiare la posizione intransigente della multinazionale. Il Ministro Di Maio ha comunicato che a giorni avrebbe riconvocato le parti e che qualsiasi decisione si prenderà su Ilva sarà comunque condivisa” concludono dall’Usb.