martedì 24 aprile 2018

pc 24 aprile - Lesbo, Grecia: notte di scontri tra migranti e fascisti

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I migranti occupavano piazza Sapphous da cinque giorni per protestare contro le condizioni che vivono dentro l’hotspot di Moria - che tra le altre cose ospita più del doppio dei migranti rispetto alla sua capienza- e per fare pressione affinché le loro richieste d’asilo venissero approvate al più presto. Verso lo 20.00 un gruppi di fascisti si è avvicinato al presidio cominciando a lanciare, verso di questo, oggetti di ogni genere. I migranti a quel punto hanno organizzato un cordone a difesa dei bambini e hanno risposto all’attacco. Nel giro di qualche ora l’arrivo di altra gente sul posto ha fatto in modo che aumentasse ulteriormente il numero di migranti e fascisti che si fronteggiavano.
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Gli scontri si sono, così, spostati sul lungo mare di Mitilene. Intorno all’una di notte un intervento significativo della polizia che ha evacuato la zona dai migranti caricandoli a forza su degli autobus per riportarli al centro di “accoglienza” dove vengono trattenuti in attesa di visto. I fascisti aprono alla strada all’intervento dello Stato, ma non mancano le forme di resistenza e risposta.
Da mesi vanno avanti le proteste dei migranti sostanzialmente detenuti nell’ Hotspost di Moria. Già a luglio - mentre realizzavano un sit-in di protesta durante il quale bloccarono la strada davanti all’ufficio europeo di supposto per l’asilo (EASO) - vennero attaccati dalla polizia con pietre e gas lacrimogeni. In quell’occasione i migranti risposero al lancio di pietre e appiccarono incendi per bloccare l’avanzata della forza dell’ordine. Una volta tornata la tranquillità una retata della polizia portò a 35 arresti. Oggi si terrà per loro il processo, con l’accusa di incendio doloso, tumulti, lesioni agli ufficiali di polizia e distruzione della proprietà privata e pubblica, resistenza e disturbo della quiete pubblica.

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