giovedì 19 aprile 2018

pc 19 aprile- Ex Fiat di Termini Imerese, un piano che non va avanti e i lavoratori restano ancora in gran parte senza lavoro e senza prospettiva

Ce n'è voluto prima che perfino Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, si accorgesse dell'inconsistenza del "piano di rilancio" della ex Fiat di Termini. Il tentativo di fregare i soldi pubblici, e quindi doppiamente gli operai, con la scusa di avviare nuove imprese è vecchio e sembra non morire mai...

Ma la denuncia anche da parte nostra non può certo bastare, serve lavorare per organizzare i lavoratori perchè facciano sentire la loro voce e riprendano una lotta vera per il lavoro, il salario e i diritti fuori dalla complicità dei vertici sindacali

Slai cobas per il sindacato di classe - Palermo
aprile 2018
PALERMO. Invitalia ha avviato le procedure per ottenere da Blutec la restituzione di venti milioni, una quota dei finanziamenti pubblici destinati alla ripresa produttiva dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese.
Blutec ha presentato un progetto per il riassorbimento di quasi 700 lavoratori, che ha già suscitato preoccupazioni per i ritardi sui tempi di attuazione. Ora, come scrive il Giornale di Sicilia, è arrivata da Invitalia, agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, una contestazione sulla rendicontazione: alcune spese non sono ritenute ammissibili perché fuori dal contesto progettuale e altre non sono documentate. In tutto 20 milioni per i quali l’agenzia ha promosso una procedura di recupero.
Allo stato Blutec sostiene di avere riassorbito 130 lavoratori. Altri cento saranno messi in servizio entro l’anno e nel 2019 la fabbrica sarà portata a regime. Tra le commesse su cui sarà sviluppata l’attività produttiva c'è anche l'assemblaggio di Doblò elettrici per conto di Fca.

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