mercoledì 18 aprile 2018

pc 18 aprile - Torino - Appendino, sindaca M5Stelle, in prima fila per taglieggiare le masse

Chi a Torino, a sinistra, l'ha votata, chi la copre ancora oggi, a sinistra, chi ha fatto una campagna sbracata per i 5 stelle - come Perino e parte NOTAV - dovrebbe vergognarsi.
Questa gente non è parte del fronte proletario e popolare, ma parte dei nemici del fronte proletario e popolare

Torino: niente premio ai vigili urbani che fanno poche multe


Il comandante ha indicato il numero di verbali da raggiungere per il 2018
Fare multe è una delle attività principali dei vigili, ma nessuno ha mai legato il numero di sanzioni al premio di risultato degli agenti. A Torino, invece, il comandante della polizia municipale, Emiliano Bezzon, arrivato da meno di sei mesi, ha superato questo tabù. E nelle lettere che sono arrivate lunedì alle diverse sezioni e reparti ha messo nero su bianco il numero di multe fatte nel 2017 e l’obiettivo che si dovrà raggiungere nel 2018, settore per settore. Il traguardo è quello di incrementare la quantità
di verbali, cosa di cui beneficeranno anche le casse del Comune guidato dalla pentastellata Chiara Appendino. La stessa sindaca che nell’anno in cui è stata eletta ha lanciato la campagna contro la malasosta e che ora deve fare i conti con un piano di rientro dei conti complesso. Poter vantare qualche incasso in più nel corso del 2018 può far comodo. I numeri indicati nelle schede fanno parte “degli obiettivi definitivi a lei assegnati per l’anno 2018 - si legge nelle comunicazioni – unitamente al criterio complessivo di valutazione di risultato per la corresponsione del conseguente premio economico”. Fuori dal burocratese, vengono indicati i paletti per centrare il punteggio che determinerà il premio economico 2018. A sentire i bene informati a palazzo Civico è la prima volta che in una scheda viene indicato il numero di sanzioni come metro di giudizio. Di solito si usa il termine controlli. Ovvio che se ci sono maggiori i controlli, probabilmente, sono maggiori anche le quantità di multe. La forma, però, conta. Il comandante Bezzon ha preferito, invece, non fare giri di parole. Meglio usare il termine sanzioni.
Il riferimento ai verbali fa parte degli “obiettivi di consolidamento o sviluppo dei prodotti, prestazioni, attività e servizi”. Nel calcolo complessivo pesano per il 30 per cento. Se una sezione ha fatto oltre 7 mila multe per malasosta, Bezzon chiede non solo di confermare il numero, indicando un bel 100 per cento alla voce “mantenimento”, ma di incrementare in maniera sensibile il valore atteso. Vanno aumentati sia i verbali sulle norme di comportamento, sia sul divieto di sosta, sia sul decoro urbano. Indicazioni che i responsabili delle diverse sezioni della polizia municipale di Torino, anche se la cosa sta creando molti malumori all’interno del Corpo, non potranno che rispettare se vorranno prendere il premio di fine anno. Sarà difficile, sia per il comando di via Bologna sia per il Comune, dire che la polizia municipale non viene impiegata per fare cassa. Negli ultimi sei mesi nei corridoi si diceva, come indicazione verbale dei vertici, che bisognava aumentare le multe che nel 2017 hanno raggiunto il picco minimo, complessivo. Gtt, insieme al Comune, aveva rivisto le regole di ingaggio dei “vigilini” per multare chi non paga la sosta nelle strisce blu. Inserire ora il numero di verbali come paletto preciso rispetto al premio di produzione è un invito chiaro a consumare i blocchetti di multe.

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