martedì 10 aprile 2018

pc 10 aprile - NOTAP MELENDUGNO - E' GIUSTO BLOCCARE IN OGNI MODO IL CANTIERE ILLEGALE

Gasdotto Tap, nuovi scontri al cantiere

 
(Dal Quotidiano)
Ancora tensione nell'area del cantiere Tap di San Foca, a Melendugno, dove si sono verificati scontri nella notte, poi proseguiti nel corso della mattinata, tra manifestanti e forze dell'ordine.
La strada di accesso al cantiere  è stata nuovamente ostruita con pietre, massi e altri ostacoli per impedire il passaggio degli operai. Sono stati trovati sul posto anche chiodi a quattro punte lasciati sull'asfalto... gli attivisti No Tap hanno cercato di rallentare le operazioni e ci sono stati momenti di tensione con gli agenti di polizia e i carabinieri che presidiano la zona...
 
Per i "no Tap", invece, si sarebbe trattato di un'aggressione immotivata.  «Questa mattina, alle prime luci dell’alba, molti attivisti si sono ritrovati presso l’ingresso Eurogarden, sulla provinciale Melendugno San Foca, per provare a rallentare nuovamente i lavori. Sembra ormai, vista l’indifferenza e l’immobilismo della procura e dei politici, l’unico modo per bloccare il malaffare e la corruzione. Ci siamo frapposti tra i mezzi e la strada che porta al cantiere ed abbiamo semplicemente camminato piano, a passo d’uomo. Nessuna violenza se non una passeggiata a rallentare pacificamente i mezzi. Tutto sembrava andare per il meglio, nessun tipo di tensione, la nostra rimostranza stava ottenendo i suoi frutti, ma a quanto pare la non violenza non appartiene ai dirigenti delle forze dell’ordine, una delle quali, all’improvviso ha esternato quest’ordine “Ora basta, avete rotto il c…, toglieteli di mezzo”. Così la polizia ha caricato chi era lì inerme con braccia all’aria. Ci sono state manganellate in testa a un nostro attivista che stava riprendendo con il telefonino, e una manganellata sull’orecchio ad un altro che era con le braccia alzate. Al passare dell’ambulanza, di servizio presso il cantiere, è stato richiesto aiuto, ma sempre i dirigenti di polizia lo hanno negato. Solo in un secondo momento, forse per paura di una nuova denuncia per omissione di soccorso, l’ambulanza è stata richiamata indietro, intanto i nostri amici e compagni avevano provveduto a informare il 118 dell’accaduto».

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