martedì 13 marzo 2018

pc 13 marzo - Iniziativa del cua all'università di Palermo per Afrin


Stamattina iniziativa degli studenti del collettivo universitario autonomo, davanti la mensa dell'università di Palermo, per denunciare l'operazione genocida messa in atto dal regime turco di Erdogan, per eliminare la popolazione curda ad Afrin. Nella denuncia fatta dagli studenti viene riportato anche il coinvolgimento di paesi appartenenti alla nato, che sostengono militarmente ed economicamente l'azione turca, tra cui l'Italia, trovandosi tutti responsabili a questa gravissima aggressione etnica contro i curdi.
Tante sono le iniziative in corso nelle varie piazze europee in solidarietà con il popolo curdo, che già sono state organizzate in questi giorni, contro il regime fascista e jihadista di Erdogan, tra cui quella di domani a Milano.













Riportiamo di seguito dalla pagina facebook, il comunicato del Cua

Oggi all’università di Palermo una cinquantina di Studenti e Studentesse universitari del Collettivo Universitario Autonomo ha manifestato davanti la mensa in viale delle scienze contro l’aggressione dell’esercito Turco (membro della Nato) alla popolazione del cantone di Afrin nella Siria del Nord. I combattenti arabo-curdi della Federazione della Siria del Nord sono tra i maggiori protagonisti della vittoriosa guerra condotta dall’alleanza internazionale contro i terroristi dell’Isis in Siria. Oggi l’esercito Turco li sta attaccando per non permettere la formazione di un territorio Indipendente al Confine con la Turchia e per ribadire l’egemonia dello stato Turco sulla zona. Centinaia le vittime e migliaia i feriti tra la popolazione civile. Oggi con questa manifestazione gli Studenti Palermitani vogliono chiedere a gran voce la fine dei bombardamenti Turchi nell’area e il ritiro dell’esercito Turco dai territori della Siria del Nord. Inoltre aziende italiane come la Leonardo (ex finmeccanica) forniscono armamenti all’esercito Turco, protagonista di questa carneficina. Oggi arriva da parte nostra, solidarieta’ e vicinanza all’esercito popolare YPG E YPJ che, dopo aver sconfitto l’Isis, oggi sta resistendo contro l’aggressione militare Turca ai territori della Siria del Nord.

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