lunedì 12 febbraio 2018

pc 12 febbraio - Macerata - comunicato di 'proletari comunisti'

Oltre 20mila persone con tantissimi giovani, provenienti da diverse città italiane, hanno partecipato alla manifestazione antifascista, antirazzista di Macerata, dando una prima e forte risposta all'odioso crimine antimmigrati del fascio-leghista Traini che ha cercato la strage vigliacca.
Tanti di Macerata hanno partecipato alla manifestazione respingendo l'ignobile comportamento del Sindaco di Macerata che aveva alimentato il clima di paura in città con le ordinanze di chiusura di scuole, servizi pubblici, attività commerciali; invece di partecipare in prima fila alla manifestazione, risposta di civiltà e democrazia per dimostrare che Macerata non accetta i crimini razzisti e non accetta di trasformarsi in una città antimmigrati.
La manifestazione è stata chiaramente imposta a Minniti e ha rappresentato una sfida vinta con Minniti e il Pd di Renzi che con il loro divieto hanno infangato anche la stessa Costituzione. Il fascismo non è un'opinione, è un crimine. E' attraverso questa azione che governo e sindaco hanno cavalcato a fine elettorali, di fascismo di Stato un orrendo episodio di criminalità comune che vede protagonisti spacciatori nigeriani.
Così come gravissima è stata la dissociazione della direzione Anpi, Cgil e Arci che con la revoca hanno alimentato il clima di paura e indicato negli antifascisti in piazza un pericolo. La direzione Anpi si deve dimettere e non c'è nessuna manifestazione a Roma che può coprire questa grave responsabilità. Così cosa vale sottoscrivere appelli “Mai più fascismi” e poi impedire, dove il fascismo si è manifestato nella sua faccia più orrida, che ci fosse l'unica risposta giusta e necessaria?
L'antifascismo a Macerata ha vinto questa battaglia. Ora deve continuare a Macerata come in tutt'Italia.

proletari comunisti/PCmItalia
12 febbraio 2018

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