domenica 4 febbraio 2018

pc 4 febbraio - Palermo: gli operai continuano a morire d’amianto ma per i tribunali… “il fatto non sussiste” e assolve i responsabili

Oltre a quelli ben noti del cantiere navale di Palermo, e ai tantissimi “sconosciuti” di tante altre aziende, ci sono i morti delle ferrovie strapiene di amianto da bonificare, ma per i giudici nessuno è colpevole!
***
"Amianto killer" a Palermo, assolti undici imputati

PALERMO. Sono stati tutti assolti perché il fatto non sussiste gli undici imputati - fra dirigenti ed ex vertici delle Ferrovie dello Stato - accusati di omicidio colposo plurimo. Secondo l'accusa, avrebbero provocato la morte di cinque operai uccisi dall'amianto killer tra il 2007 e il 2009.

Di parere opposto il giudice monocratico che ha assolto Giovanni Coletti, ex direttore generale dell'azienda autonoma Ferrovie dello Stato tra il 1985 e il 1989, Leonardo Vivona, dirigente responsabile del deposito locomotive di Brancaccio, a Palermo, tra il 1990 e 1999, e i capiofficina che si sono succeduti dal 1974 al 1994: Lucio Lombardi, Tommaso Giovenco, Francesco La Ferrera, Isidoro Scianna, Giuseppe Fuschi, Francesco Di Maio, Roberto Renna, Francesco Barbarotta e Giampiero Cardinale.
Secondo uno dei legali, Fabrizio Biondo, “le perizie dimostrano che le Ferrovie dello Stato è stata fra le prime in Italia ad attivarsi per contrastare il fenomeno dell'amianto, ancora prima dell'entrata in vigore della legge nazionale che ne vietata l'impiego”. Ed ancora: gli operai deceduti, prima di approdare alle Ferrovie, avevano fatto il servizio di leva alla Marina militare e poi prestato servizio ai Cantieri navali. “Luoghi dove - conclude l'avvocato - si lavorava a stretto contatto con le polveri di amianto”. Gli imputati, oltre che da Biondo, erano assistiti da Naria Luisa Martorana, Giuseppe Fiorenza e Daria Grimanis.

http://palermo.gds.it/2018/01/30/amianto-killer-a-palermo-assolti-undici-imputati_794982/

Nessun commento:

Posta un commento