giovedì 4 gennaio 2018

pc 4 marzo - Attacco fascista a Mestre - solidarietà antifascista

Il 1 gennaio 2018 alle 1.30 sono state fatte esplodere alcune bombe incendiarie davanti alla sede del Tuttinpiedi di Mestre in Piazza Canova distruggendo la vetrina e danneggiando la serranda.
Il Tuttinpiedi in questi anni ha svolto una serie di attivita' politiche e sociali con gli abitanti del quartiere. Tra le altre:
- iniziative sulle bonifiche e sull'inquinamento del Villaggio San Marco;
- opposizione alle giunte passate e presenti che governano e hanno governato la citta' in modo clientelare;
- iniziative concrete assieme ai bambini stranieri ed italiani ed i loro genitori contro la difficolta' di integrazione con corsi di italiano e doposcuola;
- incontri di informatica autogestita;
- iniziative politiche di denuncia e di controinformazione a sostegno dei popoli oppressi, contro il capitalismo e l'imperialismo, a sostegno dei NOTav, lotte territoriali, contro la repressione.
E' evidente che queste iniziative danno fastidio. Probabilmente dei neofascisti si sono occupati di cercare di intimidire il lavoro del Tuttinpiedi nel quartiere.
Purtroppo non e' la prima volta che nel quartiere si verificano episodi di stampo fascista e in tutta Italia si stanno intensificando le azioni di questo tipo.
Il 13 Gennaio alle 18.00 in Piazza Canova faremo un'iniziativa antifascista
per rispondere in modo chiaro e forte che non saranno delle bombe ad intimidirci.
Invitiamo tutti a partecipare attivamente e ad organizzare insieme iniziative
antifasciste
in citta'.

Tuttinpiedi Mestre

1 gennaio 2018

SOLIDARIETA’ ALLE COMPAGNE E AI COMPAGNI DEL TUTTINPIEDI DI MESTRE
ANTIFASCISMO E’ ANTICAPITALISMO
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni del Tuttinpiedi e alle famiglie del quartiere che lo frequentano dopo il vile attacco fascista subito nella notte di capodanno, che ha
portato al danneggiamento della vetrata e della saracinesca della sede a causa dell’esplosione di un ordigno. Il Tuttinpiedi è una realtà riconosciuta dal quartiere che esiste da molti anni e che con coerenza ha sempre portato avanti iniziative politiche e attività, come il doposcuola o gli incontri di informatica, rivolte ai proletari del quartiere e ai lavoratori, sviluppando momenti di socialità e di confronto su tematiche importanti per il territorio, come l’inquinamento del Villaggio San Marco, o di portata nazionale come l’avanzamento degli attacchi ai lavoratori e lo sviluppo della solidarietà con i popoli colpiti dalla guerra imperialista.
L’attacco registrato a Mestre non è un caso isolato ma si inserisce in un clima che a livello nazionale vede un moltiplicarsi di azioni fasciste, dalle aggressioni davanti alle scuole alle ronde antimmigrato, dalle provocazioni contro i lavoratori in sciopero alle intimidazioni contro i compagni e chi si mobilita. Questo avviene mentre parallelamente da parte delle istituzioni, dei massmedia e dei partiti borghesi, dal PD al centro-destra, c’è un atteggiamento accondiscendente se non di palese legittimazione e sostegno a realtà politiche come Casa Pound o Forza Nuova, che da un lato mantengono una facciata elettorale e dall’altro promuovono le squadracce. Pertanto risultano piuttosto ipocrite e strumentali al clima elettorale le denunce che nelle ultime settimane si sono sentite da parte del PD sulle violenze squadriste e sui profitti miliardari di queste organizzazioni. A Padova negli ultimi sei mesi, cioè da quando ha vinto il PD, a FN è stato concesso di manifestare in due occasioni e Casa Pound non ha problemi a ottenere sale comunali per le proprie iniziative protette dalla celere. Nell’ultimo anno, però, con l’imperversare delle sirene della mobilitazione reazionaria, che mira a dividere gli sfruttati per mantenere al sicuro gli interessi degli sfruttatori, a questa feccia viene dato sempre più spazio. Questo non fa che ribadire il ruolo storico dei fascisti, evidente oggi nella sua forma più barbara in Ucraina e in Grecia. Infatti, nel passato la borghesia si è dotata del fascismo per salvaguardare i propri interessi quando vedeva il potere sfuggirle dalle mani sotto i colpi della lotta di classe. Ciò è successo nel 1919-1920 a fronte di un biennio che vedeva lo sviluppo inarrestabile delle lotte dei lavoratori e poi in seguito negli anni ’70 la borghesia è ricorsa addirittura alla strategia della tensione per porre fine al ciclo di lotte del biennio ’68-’69 utilizzando i fascisti per mettere le bombe e seminare il terrore tra le masse, basta ricordare Piazza Fontana o la Strage di Brescia o le bombe alla stazione di Bologna, solo per citarne alcune. Così oggi che la crisi strutturale del sistema capitalista avanza i padroni, in previsione di nuove bastonate da sferrare contro la classe proletaria, rispolverano i loro servi per mettere a tacere chi contro questo sistema si organizza, come nel caso dei compagni, e per incanalare su percorsi sicuri il malcontento che le politiche governative non possono che creare tra le masse.
A fronte di tutto questo si deve rispondere con l’unità e la lotta ricacciando nelle fogne questi infami e resistendo agli attacchi della borghesia, costruendo la solidarietà tra gli sfruttati e i popoli oppressi, consapevoli che solo la rivoluzione e l’abbattimento del capitalismo possono mettere fine a questa società iniqua e ai suoi servi.
Accogliamo e rilanciamo l’appuntamento lanciato dai compagni e dalle compagne del Tuttinpiedi per sabato 13 gennaio alle 18,00 un Piazza Canova a Mestre.
Collettivo Tazebao Padova

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