sabato 20 gennaio 2018

pc 20 gennaio - Trump, il presidente più cesso fascio-imperialista della storia americana, nell’anniversario del suo insediamento “spegne” tutta l’amministrazione americana, licenziando migliaia di dipendenti

Magari! Visto che questo provvedimento prevede che “I militari, considerati essenziali, restano in servizio durante lo shutdown ma non vengono pagati, anche se impegnati in operazioni di guerra ... I parlamentari continuano a ricevere lo stipendio perché lo prevede la legge.” E ti pareva! e anche “la messa in congedo forzato dei dipendenti pubblici [circa 1 milione, nda]...”

Pur di non riconoscere i diritti dei “dreamers” i bambini nati in America da immigrati considerati clandestini e in attesa del permesso di soggiorno Trump a mezzanotte ha fatto scattare lo “shutdown”! confermandosi per quello schifosissimo razzista che è!

Dal Corriere della sera online:

“Usa, scatta lo «shutdown»: il Senato non approva bilancio, bloccati i fondi federali
Trump archivia il suo primo anno alla presidenza con lo shutdown, ovvero il blocco dell’attività amministrativa federale, a partire dai servizi meno essenziali, per mancanza di fondi: «congelati» gli stipendi dei militari, disagi nelle attività pubbliche
Il presidente Donald Trump celebra il suo primo anno alla Casa Bianca con lo «shutdown», ovvero con la chiusura di tutte le attività non essenziali dell’amministrazione per mancanza di fondi. Il
blocco è scattato alla mezzanotte e un minuto di Washington, le 6 e un minuto in Italia, termine entro il quale il Senato avrebbe dovuto ratificare la legge di bilancio licenziata dalla Camera che per le prossime 4 settimane avrebbe garantito le risorse necessarie al funzionamento del governo. È il primo shutdown dell’amministrazione Usa dal 2013 quando durò 16 giorni e 850.000 dipendenti pubblici rimasero, temporaneamente, senza stipendio. Per approvare la misura, che richiede una maggioranza di almeno 60 voti favorevoli in Senato, i democratici hanno posto come condizione la conferma delle tutele per i «dreamer» i giovani immigrati portati negli Stati Unti da piccoli da genitori clandestini.
Il tentativo di mediazione
Trump ha tentato una mediazione convocando alla Casa Bianca il leader di minoranza al Senato, Chuck Schumer e annunciando «importanti progressi» dopo l’incontro nello Studio Ovale. «Non si mette bene» ha poi rettificato in serata via Twitter, quando si è reso conto che non si sarebbe arrivati ad un’intesa, poco prima del voto. «I democratici vogliono lo shutdown per svilire il grande successo dei tagli alle tasse e ciò che stanno comportando per la nostra economia in forte espansione», ha attaccato il miliardario.
Cos’è lo «shutdown»
Lo shutdown prevede la messa in congedo forzato dei dipendenti pubblici a partire da quelli meno essenziali come ad esempio quelli che lavorano negli uffici per il rilascio dei passaporti. Non ricevono lo stipendio anche se in passato sono riusciti a recuperarlo, in modo retroattivo, dopo che l’accordo sul bilancio è stato raggiunto. I militari, considerati essenziali, restano in servizio durante lo shutdown ma non vengono pagati, anche se impegnati in operazioni di guerra. Continuano a funzionare, tra gli altri, i servizi per il controllo del traffico aereo e le Poste. I parlamentari continuano a ricevere lo stipendio perché lo prevede la legge.
La Casa Bianca: «Dai democratici ostruzionismo»
La Casa Bianca, nella prima reazione allo shutdown - punta il dito contro i democratici. La portavoce Sarah Sanders in un comunicato sottolinea: «Non negozieremo lo status di cittadini illegali mentre (i democratici) tengono i nostri cittadini ostaggio di richieste incoscienti». E continua: «Questo è comportamento da ostruzionisti, non da legislatori».

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