sabato 4 marzo 2017

pc 4 marzo - Le donne in lotta di Taranto preparano l'8 marzo


pc 4 marzo - USA maoisti di Red Gards Austin si organizzano nel movimento antifascista

Throwing Light : Observations on the role of communists in the antifascist movement



Everything for the masses!
Red Guards Austin 2017

pc 4 marzo - Studenti rivoluzionari in Canada contro islamofobia e fascismo


pc 4 marzo - India - verso il 50° anniversario della rivolta di Naxalbari, che oggi vive nella guerra di popolo guidata dal PCI(Maoista)

charu

pc 4 marzo - La lotta dei migranti a Brescia

Ieri pomeriggio assieme all'Associazione Diritti per tutti e Magazzino 47 abbiamo manifestato sotto la Prefettura di #Brescia in solidarietà alle donne migranti ospitate al Cas di #Nuvolera, già obiettivo di una mobilitazione sabato scorso.
Una delegazione del presidio ha avuto un colloquio con il Capo di Gabinetto, la quale, di fronte alle molteplici testimonianze di problematiche nella gestione del Centro, ha dichiarato che provvederà a ispezionare più approfonditamente e frequentemente la struttura, ed ha disposto il trasferimento delle donne con minori in una struttura adeguata alla situazione.
Sicuramente nel frattempo continueremo a monitorare anche noi ed a supportare le richiedenti asilo affinché sia veramente garantita una degna accoglienza!!!
Abbiamo poi chiesto informazioni riguardanti la caserma #Serini di #Montichiari e per l'ennesima volta ricevuto dichiarazioni in merito al fatto che non sarà un Centro di Identificazione ed Espulsione ma un hub di secondo livello.
#REFUGEESWELCOME!

pc 4 marzo - Dal blog Tunisia resistant: La Tunisia elemosina e rassicura l’imperialismo italiano


Recentemente un articolo de Il Sole 24 Ore, il giornale dei padroni italiani, apparso online lo scorso 8 febbraio con il titolo “Ridurre le distanze fra Nord e Sud”, ha sintetizzato i principali punti dell’incontro tra il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella e quello della repubblica tunisina Beji Caid Essebsi, quest’ultimo ha successivamente incontrato anche il primo ministro Paolo Gentiloni. Questo incontro bilaterale tra i due paesi segue quello avvenuto lo scorso gennaio in Tunisia tra il ministro degli esteri italiano Angelino Alfano con il suo omologo tunisino, Khemaies Jihnaoui e il primo ministro tunisino Youssef Chahed.

Nel primo incontro si era già discusso di Alfano aveva affermato “la piena volontà del governo italiano di dare nuovo slancio alla collaborazione nei settori strategici di collaborazione bilaterale: sviluppo delle relazioni economiche e delle potenzialità del Paese, lotta al terrorismo e cooperazione migratoria“, il suo omologo tunisino, Jihnaoui gli fece eco chiedendo: “opportunità di formazione per la gioventù, sviluppo economico delle zone interne (questi primi due punti si collocano nel solco degli “interventi a pioggia” con funzione di “ammortizzatore sociale” per calmare temporaneamente gli animi dei giovani di queste regioni in perenne rivolta n.d.r.), lotta al terrorismo, invito al presidente Essebsi al Vertice G7 di Taormina, interconnessione energetica (progetto ELMED che coinvolge TERNA e l’omologa tunisina STEG) e ulteriore sviluppo dei nuovi insediamenti (in particolare palmeti) nel sud desertico del Paese.”
Tornando al recente incontro, commentiamo punto per punto l’artico de Il Sole 24 Ore:
Italia-Tunisia: uniti contro terrorismo e trafficanti:
«Tra Italia e Tunisia c’é la ferma determinazione ad aumentare la nostra collaborazione in futuro

pc 4 marzo - A Roma in solidarietà con i migranti in lotta e uccisi a Rignano

A Piazza Esquilino in solidarietà con chi lotta nei ghetti a Foggia


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pc 4 marzo - 25 anni di 41bis, 25 anni di tortura

LETTERA APERTA AI GIUDICI

Non è consentito avere in cella più di tre libri: è una regola che risale ad 80 anni fa, al tempo della detenzione di Antonio Gramsci che fu autorizzato a tenere solo tre libri in cella.  (Voce dal regime di tortura del 41 bis).
Signori Giudici, ventisei anni di carcere mi hanno insegnato che prima di scrivere bisogna leggere. E dopo bisogna tentare di riflettere con la mente e con il cuore. Subito dopo però bisogna avere il
coraggio di scrivere quello che si pensa.
È quello che ho deciso di fare adesso: non sono assolutamente d’accordo con voi che avete deciso di ritenere corretta la norma che consente all’amministrazione penitenziaria di vietare ai detenuti sottoposti al regime di tortura del 41 bis di ricevere libri e riviste dall’esterno. In questo modo, il “fine giustifica i mezzi” e, secondo voi, questo divieto consente di prevenire contatti del detenuto con l’organizzazione criminale di provenienza. A mio parere però con questa decisione avete fatto un “favore” alla mafia perché non avere tenuto conto che i libri potrebbero aiutare a sconfiggere l’anti-

pc 4 marzo - Massimo sostegno alla lotta degli operai di Bergamo







pc 4 marzo - Le donne rivoluzionarie alla Libreria Metropolis Roma


pc 4 marzo - LA CGIL DI TARANTO, INVECE DI ORGANIZZARE LO SCIOPERO DELLE DONNE FA L'8 MARZO CON I PADRONI COMMERCIANTI E ARTIGIANI...

La Cgil di Taranto addirittura affida a questi padroni e padroncini l'informazione per la difesa delle donne!? Dicendo che il mondo del commercio avrebbe dimostrato sensibilità verso le donne... 
NON C'E' LIMITE ALL'INDECENZA DELLA CGIL!
In queste aziende tanto "sensibili", a Taranto, ma in tutte le città, spesso le donne, le ragazze sono ipersfruttate, tenute a nero, o pagate per poche ore mentre ne lavorano anche 10, qui tante di loro sono maltrattate, o peggio molestate sessualmente, ricattate, licenziate quando non servono più...
A queste lavoratrici la Cgil non dice l'8 marzo di fare lo sciopero delle donne, NO! 
Al massimo dirà di aiutare il loro padrone ad esporre la locandina per l'8 marzo (pure questo!?)...

Dal comunicato della Cgil di Taranto
CGIL, commercianti e artigiani
Un 8 marzo che sia utile, costruttivo, all’insegna del servizio e dell’ascolto.
Si presenta così il programma di iniziative per la Giornata Internazionale della Donna voluto dalla CGIL di Taranto che partecipa alla mobilitazione mondiale assieme al Movimento ‘Non una di meno’ e con tutti i commercianti e gli artigiani di Taranto e provincia.
“Crediamo che il tema della parità di genere, dell’opposizione ad ogni tipo di violenza o disagio, vada condotto per le strade, reso vocabolario fruibile da tutti, anche da chi oggi è apparentemente distante dal problema – dice Paolo Peluso, segretario generale della CGIL di Taranto, durante la conferenza stampa a cui partecipano anche i rappresentanti di Ascom ConfCommercio, Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confesercenti e Unsic – abbiamo deciso di affidare questo testimone nelle mani di chi incontra tutti i giorni le famiglie, le donne e gli uomini di questa terra. Una sensibilità che il mondo del commercio ha dimostrato aderendo senza indugio e con generosità a questa iniziativa semplice ma speriamo efficace”.
Si tratta in realtà di una piccola locandina che l’8 marzo sarà esposta in tutti gli esercizi commerciali che vorranno dare sostegno alla Giornata.
Locandine e volantini che funzionano come rubrica del ‘pronto soccorso’ con i numeri di telefono, gli indirizzi e gli orari per i Centri ascolto donna e anti-violenza presenti a Taranto e provincia..." 

pc 4 marzo - Verso l'8 marzo in Turchia

İzmir’de 8 Mart yasağı mücadele ve gelen tepkilerle kaldırıldı.

İzmir |03.03.20

  

YENi KADIN







pc 4 marzo - Un report dal convegno del Fronte Palestina a Milano

Il 25 febbraio alla Villa Pallavicini di Milano, il Fronte Palestina ha tenuto un incontro nazionale su “Implementazione del modello sionista nello Stato italiano”, al quale hanno partecipato circa 70 compagni. 
La giornata ha visto la partecipazione anche di Samidoun (network di solidarietà per i prigionieri palestinesi, con sede in Nord America), il cui intervento, tradotto in italiano, verrà presto pubblicato su questo blog.
Come CCRSRI abbiamo partecipato alla giornata con un nostro intervento, del quale riportiamo qui sotto una sintesi.

Ad oggi, nelle carceri sioniste e in quelle dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), risultano detenuti circa 7.000 palestinesi, molti dei quali sottoposti al regime di detenzione amministrativa.
Da sempre, il popolo palestinese e le Organizzazioni impegnate nella causa di liberazione nazionale rivendicano la solidarietà ai propri prigionieri. Dal punto di vista politico si tratta di un fatto estremamente importante. Nelle carceri d’Israele e in quelle della collaborazionista ANP vengono imprigionati quanti hanno fatto ricorso a pratiche e contenuti oggettivamente di rottura rispetto agli

pc 4 marzo - Verso l'8 marzo a Brema Germania


pc 4 marzo - Chile - grande sciopero dei minatori del rame

Chile - Mineros se enfrentan a la policia en su tercera semana de huelga



Los trabajadores de la mina La Escondida en Chile completan su tercera semana de huelga, bloquearon caminos y chocaron con la Policía.
Se agrava y se tensa la huelga de los mineros en Chile. Trabajadores de la mayor productora de cobre del mundo, bloquearon rutas de acceso al yacimiento al cumplirse tres semanas de huelga.
Un grupo de manifestantes bloqueó con neumáticos encendidos la Ruta 5 que conecta la mina con la ciudad de Antofagasta. Los bloqueos impidieron el paso de vehículos por algunas horas, hasta la intervención de la Policía.
Los trabajadores iniciaron la huelga el pasado 9 de febrero para exigir el pago de un bono de término de conflicto de 25 millones de pesos, así como una serie de mejoras laborales.
A pesar de las mediaciones que realizó la Dirección de Trabajo, no se ha logrado un acercamiento entre la empresa y los empleados.
El Gobierno chileno reconoció la semana pasada el impacto negativo de la huelga para la economía local. El yacimiento, ubicado en el norte de Chile, produce cerca de cinco por ciento del cobre mundial.

pc 4 marzo - Verso l'8 marzo in Norvegia





Tjen Folket: Join us on the 8th March!

in via di traduzione

We walk with the main slogan: Stop Norwegian exploitation of women in the third world – women’s liberation requires revolution!
The Norwegian state and Norwegian companies, like Statoil and Telenor, exploits and suppresses women in the third world. It is some of the poorest women in the world that makes clothes to Norwegian stores, that peels shrimps to Norwegian freezers, that wades in chemicals for Telenor in

pc 4 marzo - Verso l'8 marzo in India



India: Delhi, Mar 8 – Fight Gender Discrimination! Fight for Equality!

in via di traduzione


8th march 2017
12 noon: March from Janpath metro station
Mass meeting at Jantar Mantar
Gender discrimination is faced by women in India in all walks of life. In the workplace, it begins with unequal and lesser wages for the same work and also refusal to employ in permanent posts. The other important manifestation is to restrict women’s access to higher managerial posts. The markedly lower number of women in the higher positions of the judiciary despite there being almost similar number of women lawyers, the lesser number of women heads of Universities, are all pointers to the restricted access to women in the higher posts. At the other end of the spectrum women workers are

pc 4 marzo - Dall'Irlanda la conferma: l'Olocausto dei bambini vittime della pedofilia congenita e istituzionale della Chiesa Cattolica merita una nuova Norimberga

Irlanda, confermata la presenza di 800 bimbi sepolti nell’istituto delle suore di Tuam
Irlanda, confermata la presenza di 800 bimbi sepolti nell’istituto delle suore di Tuam



La struttura era gestita dalle religiose del Bon Secour ed è stata attiva tra il 1925 e il 1961. La ministra dell'Infanzia Katherine Zappone: "Prima avevamo soltanto dei sospetti. Ora abbiamo la certezza"


Tutto è partito dai documenti rinvenuti dalla ricercatrice Catherine Corless sulle morti infantili presso la struttura di Tuam, nella contea di Galway. Aveva scoperto una fossa comune con i cadaveri

pc 4 marzo - A Rignano il terrorismo dei padroni e istituzioni nazionali e regionali ha ucciso i due migranti


Una città invisibile nata attorno a un gruppo di vecchie masserie e costruzioni in lamiera, cartone e assi di legno. Il ‘Grande Ghetto’ è sorto nei campi tra San Severo, Rignano Garganico e Foggia quasi una ventina di anni fa, dopo lo sgombero di uno zuccherificio abbandonato, dove trovavano riparo molti braccianti stranieri sfruttati nei campi vicini. Mentre lo Stato si voltava dall’altra parte (ma non facevano lo stesso mafia e caporali) questo ‘non luogo‘ è diventato il più grande accampamento di migranti e lavoratori stagionali d’Italia. D’estate sono quasi tremila quelli ospitati in baracche dopo aver lavorato tutto il giorno con la schiena piegata a raccogliere pomodori. Per poche manciate di euro. Fra i tre e i quattro euro per ogni ora o per ogni cassone di raccolto riempito. Dopo anni di silenzio e poi di piani, proclami e appelli, due giorni fa è iniziato lo sgombero da parte delle forze dell’ordine disposto dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari. Epilogo di indagini avviate un anno fa e culminate con il sequestro probatorio con facoltà d’uso della baraccopoli per presunte infiltrazioni della criminalità. La revoca da parte della Dda della facoltà d’uso ha dato l’avvio alle operazioni di sgombero. Alcuni dei 350 migranti che erano nell’accampamento, si sono rifiutati di lasciarlo e giovedì mattina duecento di loro hanno protestato davanti alla prefettura di Foggia. Tra le altre cose, hanno paura di essere tagliati fuori dal mercato nero. Poi l’incendio di giovedì notte, nel quale sono morti due migranti del Mali, ha riacceso i riflettori sulla baraccopoli. In questi anni, tra le costruzioni fatiscenti c’è stato anche altro. Da Emergency all’esperienza di Radio Ghetto. Nel frattempo, però, nulla si è mosso e le responsabilità sono tante. I caporali sono solo un tassello di un problema molto più complesso.

LA CITTÀ FANTASMA – La scorsa estate, dopo una visita all’accampamento, il ministro  della Giustizia, Andrea Orlando l’ha definito “una città fantasma”, “qualcosa di inaccettabile”. Ecco il

pc 4 marzo - Bologna - LIBERTA' PER GLI STUDENTI ARRESTATI!

Bologna, misure cautelari per gli scontri in mensa; continua la mobilitazione in Università

mensabologna
Crolla il castello accusatorio della Procura bolognese.
Sono state notificate questa mattina le misure cautelari a Carlo, Enrico, Vallo e Alessio, rispetto alla vertenza sul caro-mensa e alle giornate di lotta che hanno acceso l’autunno universitario bolognese.
Tre obblighi di firma ed un divieto di dimora sono il risultato di una campagna di criminalizzazione delle lotte che abbiamo visto in questi mesi in città. Da sottolineare come il castello accusatorio della procura, seguita da una questura che va a braccetto con l’amministrazione PD e l’università, sia caduto miseramente a partire dall’inconsistenza del reato di estorsione con il quale si è provato a mettere in discussione una lotta giusta e legittima come quella contro il caro-mensa e delle autoriduzioni.
La spettacolarizzazione di questo castello accusatorio, che si è data in queste ultime settimane, è

pc 4 marzo - A Torino, la lotta per la casa contro 'i padroni della città' che la giunta grillina si guarda bene da toccare...

Torino #SenzaCasaNonSOStare, occupata l'anagrafe verso il 18 Marzo

neruda anagrafe min
Partono  le iniziative verso la mobilitazione torinese del 18 Marzo, giornata in cui si scenderà in piazza contro i "padroni della città". Un sistema, ad oggi ancora intoccato dalla nuova giunta 5 stelle, che continua ad essere composto da palazzinari, banche, classe politica e vertici aziendali come ATC.
 scendere in piazza il 18 marzo al corteo contro i padroni della città: banche, istituzioni, speculatori e palazzinari.

pc 4 marzo - CATANIA - Sciopero delle donne e ipocriti strumentali nelle file della CGIL

Fermo restando che lo sciopero delle donne è da sempre parola d'ordine e azione del MFPR, che sarebbe bene citare, non possiamo che condividere questa denuncia che viene da Catania

 Catania. Le mimose e il gioco delle tre carte della Flc-Cgil


L’appello del movimento delle donne di “Non una di meno”, con la proclamazione dello sciopero generale di 24 ore per l’8 marzo,  ha raccolto una marea di  adesioni e consensi, e non solo fra le donne. Sciopero proclamato  dai sindacati di base, uno sciopero dal lavoro domestico, che ancora troppo spesso grava in via esclusiva sulle donne, siano esse native o migranti, che fungono da ammortizzatore sociale di un welfare sempre più privatizzato. Uno sciopero per dire basta alla violenza maschile sulle donne, alle discriminazioni di genere e alle molestie nei luoghi di lavoro, ai femminicidi.
Uno sciopero contro le discriminazioni salariali di genere fatte di livelli contrattuali più bassi, di una retribuzione fino al 20% inferiore a quella degli uomini a parità di mansione, di ricorso massiccio al part time involontario, di lavori non qualificati nonostante una maggiore scolarizzazione, di richiesta di dimissioni in bianco all’atto dell’assunzione, di maggiori contratti atipici e precari da giovani e di pensioni da fame in vecchiaia.
Uno sciopero per rivendicare il diritto a servizi pubblici gratuiti ed accessibili, al reddito sociale, alla casa, al lavoro e alla parità salariale; all’educazione scolastica, alle strutture sanitarie pubbliche – a cominciare dai consultori – libere da obiettori; alla formazione di operatori sociali, sanitari e del diritto.Per il diritto all’autodeterminazione e all’interruzione di gravidanza gratuita e sicura come previsto dalla legge. 
Per il riconoscimento ed il finanziamento dei Centri Antiviolenza ed il sostegno economico per le donne che denunciano le violenze.
 
– IL GIOCO DELLE TRE CARTE DELLA FLC-CGIL.
Come detto all'inizio, lo sciopero dell'8 marzo è stato possibile grazie all'avvenuta proclamazione da parte dei sindacati di base. La CGIL, seppur  "chiamata" da alcune aree del movimento "Non una di meno", NON ha proclamato lo sciopero delle donne. Invece, qualche giorno fa, a sorpresa, ha aderito allo sciopero dell'8 marzo, la FLC-Cgil, proclamando, di fatto, lo sciopero dell'8 marzo solo  fra gli insegnanti. Adesione,questa della Flc, che ha creato non poca confusione fra gli insegnanti.  C'è, infatti, chi associa, erroneamente, la presenza specifica della Flc allo sciopero delle donne, come se lo sciopero dell'8 marzo sia anche contro la 107 e le deleghe. In realtà, è il  17 marzo lo sciopero generale della scuola, sciopero a cui, ovviamente, la Cgil non aderisce, come la Cisl, la Uil e lo Snals ,essendo uno  sciopero contro la famigerata 107 renziana.
 
– CLAUDIA URZI' (USB SCUOLA): "Chi sciopera l'8 marzo, non sciopera contro la 107 e le deleghe".
In merito a questo gioco delle tre carte del sindacato giallo, una nota "per chiarire" di Claudia Urzì, dell'USB Scuola di Catania:
"Per chiarire. L'8 marzo è SCIOPERO delle DONNE, contro la violenza, i femminicidi, le disparità, etc… Sciopero generale indetto dai sindacati di base. Il 17 marzo è SCIOPERO DELLA SCUOLA, indetto dai sindacati di base USB, COBAS, UNICOBAS, a cui  hanno aderito Anief, CUB e Feder ATA .
Quindi, chi sciopera l'8 marzo non sciopera contro la 107 e le deleghe.
Chi sciopera il 17 marzo sciopera per il ritiro delle deleghe e l'abrogazione della 107. Per chiarire".

– Sciopero dell'8 marzo e Sciopero del 17 marzo... è chiaro il concetto?

pc 4 marzo - il Si.Cobas aderisce all'8 marzo, ma si chiama sciopero delle donne, altrimenti è pura ipocrisia!

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Il SI Cobas nazionale aderisce e partecipa alla giornata di mobilitazione nazionale indetta per il prossimo 8 Marzo
Come realtà di lotta che agisce sui luoghi di lavoro, siamo ben consapevoli di come le lavoratrici siano ancora oggi in larga parte vittime di una doppia forma di oppressione: in quanto proletarie ed in quanto donne.
Ciò è confermato non solo dalla persistenza di trattamenti economici e salariali in larga parte discriminatori nei confronti delle lavoratrici, ma anche da innumerevoli forme di ricatto, mobbing, molestie e violenza psicologica (e talvolta finanche fisica) che quotidianamente colpiscono le donne sui luoghi lavoro e fanno il paio col sessismo e le prevaricazioni tuttora diffuse nella società e in primo luogo tra le mura domestiche.

Se il sistema capitalistico, tanto più nell'era della crisi, tende a sfruttare, precarizzare, mercificare e trasformare ogni aspetto della vita sociale in una mera relazione di proprietà, di dominio e di "possesso", è evidente che una reale emancipazione della donna non potrà mai avvenire entro i confini del capitalismo, delle sue regole e delle sue compatibilità.
Le recenti lotte che hanno visto protagoniste, col sostegno del SI Cobas, giovani operaie nel settore della logistica, in primis alla Yoox e alla XPO, che si sono ribellate sia allo schiavismo che al sessismo all'interno dei magazzini, testimoniano come la lotta alle discriminazioni di genere sia tutt'uno con la lotta di classe: una lotta quotidiana contro ogni forma di oppressione, che in quanto tale chiama direttamente in causa tutti gli oppressi indipendentemente dalle distinzioni di genere.

pc 4 marzo - Solidarietà e informazione... dalle precarie di Palermo a tutte le lavoratrici, precarie, disoccupate, donne: "l'8 marzo trasformiamo la solidarietà in forte lotta contro chi ci opprime e vuole reprimerci ogni giorno!"

Assistenti disabili Palermo, 8 marzo in sciopero

http://www.orizzontescuola.it/assistenti-disabili-palermo-8-marzo-in-sciopero/

comunicato Slai Cobas Palermo - Mentre le studentesse e gli studenti disabili continuano a non andare a scuola a Palermo, ormai siamo a quasi 60 giorni di non frequenza dall'inizio delle lezioni dopo le vacanze di natale, Mentre i servizi…
ORIZZONTESCUOLA.IT


LA VOSTRA REPRESSIONE NON CI FERMA MA ALIMENTA LA NOSTRA DOPPIA LOTTA! E L’8 MARZO SCENDEREMO TUTTE IN SCIOPERO!                         http://www.osservatoriorepressione.info/palermo-denunce-carico-delle-precarie-assistenti-igienico-personale/
Denunciate dalla polizia perché lottiamo per la nostra vita.
La vostra repressione non ci fa paura!

8 marzo 2017 sciopero delle donne anche a Palermo

Che le scintille accese con gli scioperi delle donne del 25 novembre 2013 e dell' 8 marzo 2016 si trasformino in un fuoco divampante della lotta delle lavora...
YOUTUBE.COM

Sono solidale con le donne in lotta. Avevo letto                           PIA COVRE Comitato per i diritti civili delle prostitute
solidarietà a tutte Layla Buzzi BOLOGNA
PIENA SOLIDARIETA' A VOI dall'Unione Sindacale Italiana SICILIA" NON MOLLATE1 Lorenzo PETIX (USI SICILIA)
Alle precarie e precari Assistenti igienico-personale Slai Cobas s.c. Palermo
La nostra piena solidarietà dai lavoratori e lavoratrici di Unione Sindacale Italiana per la repressione delle lotte e delle persone che NON chinano la testa, lottando come facciamo anche noi, per IL DIRITTO AL LAVORO E IL DIRITOT ALLO STUDIO E A SERVIZI
SOCIO ASSISTENZIALI DIGNITOSI...
Vi siamo vicini come sostegno morale, ma vi siamo altrattanto vicini PERCHE' L'8 MARZO SI SCIOPERA ...LA LOTTA AL MODELLO PATRIARCALE (che sembra avere i suoi effetti negativi, anche a livello di comportamento...istituzionale...) E' ANCHE DA UNIRE ALLA LOTTA PER CONDIZIONI DI LAVORO, SALARIALI, DI VITA, DI DIRITTI E DIGNITA' ED E' QUESTIONE CHE CI RIGUARDA TUTTE E TUTTI
Un saluto e buona resistenza
L'8 MARZO NELLE PIAZZE DI TUTTA ITALIA E IN 4 CONTINENTI ....rivendichiamo anche questi di contenuti "di classe", oltre a quelli che ci portano anche quest'anno, in lotta e in piazza, come già il 25 novembre scorso a Montecitorio e a Roma...e il 26 novembre in una fiumana di persone, colori, storie che ci uniscono, anche se abbiamo differenze e modi diversi di vivere le situazioni.
Inoltra per Confederazione sindacale Usi fondata nel 1912
Roberto Martelli

Usb Scuola Palermo
Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dello Slai Cobas per il sindacato di classe denunciati dalla questura di Palermo per manifestazione non autorizzata. Mentre gli alunni disabili sono relegati a casa senza assistenza, mentre i lavoratori rivendicano il sacrosanto lavoro, si colpisce con forza il diritto a protestare contro le nefandezze della politica siciliana, che colpisce duramente alunni, famiglie e lavoratori. La repressione non potrà mai fermare il legittimo diritto al lavoro, per questo siamo accanto ai lavoratori denunciati e allo Slai Cobas per il sindacato di classe.


Concetta Musio MFPR TARANTO 
Non ho parole ma solo tanta rabbia,"VERGOGNA". Forza ragazze fate sentire la vostra voce. Siamo tutte voi!!


Come sempre viene denunciato il giusto e mai i disonesti..tenete duro ragazzi, lo capiranno quanto siete importanti per i nostri bambini che hanno bisogno di voi.                               Angela Collaboratrice Scolastica


un abbraccio di solidarietà a tutte le lavoratrici e lavoratori in lotta! Antonio Sfascia Chitarre


Filippa Battaglia Assistente di Caccamo
Il lavoro e' un diritto e nessuno lo puo ' calpestare!!!!!
Continuate cosi ! Perche ' voi vincerete !


Questa denuncia è una medaglia, ogni lavoratore che difende i propri diritti e i diritti dei più deboli deve farne un vanto!!!!!! Dovete esserne orgogliose/i!!!!!!
MANUELA ROMANO LAVORATRICE DELLA SANITA' DI PALERMO

Mariella Bellomo Anche io sono con voi... Assistente prov. Messina

Rosalia Tripi 
E noi lotteremo con voi come genitori non ci fermeremo

Massima solidarietà
Come diceva quella bella canzone, vecchia ma sempre attuale "Siam tutti delinquenti
solo per il padrone
siamo tutti compagni

per la rivoluzione" Adelante compañer*s!

Flavia Mapelli lavoratrice BG

Chiediamo diritti, ci danno polizia,
è questa la loro democrazia!

Massima solidarietà alle precarie assistenti igienico-personale dello SLAI Cobas sc. di Palermo, colpite dalla repressione dello stato moderno fascista

 

 

Anche le recenti denunce penali a carico delle precarie aderenti allo SLAI Cobas sc - che prestano assistenza igienico-personale agli alunni portatori di handicap grave delle scuole superiori di Palermo – lavoratrici  da tempo in lotta per la difesa del posto di lavoro e dei diritti dei ragazzi disabili,  denota il carattere MODERNO FASCISTA dello stato e delle sue istituzioni.  Stato che, di fatto, considera i disabili una zavorra, un fardello pesante di cui sbarazzarsi, e le lavoratrici precarie, carne da macello. 
Da anni, grazie a governi sempre più antipopolari e reazionari,i fondi statali per le politiche sociali e per le “non autosufficienze” subiscono drastici tagli, tanto che anche il Censis, già nel 2012,  denunciava il misfatto.  Così come la stessa stampa borghese, tra cui il “Sole 24 Ore”, più volte, a seguito di inchieste, è stata costretta a confermare che l’Italia è il paese che spende molto meno della media europea per l’assistenza ai portatori H. 
In questi anni, il governo Renzi non è stato di certo da meno, anzi, con la sua politica della “macelleria sociale”, ancora più MODERNO FASCISTA, ha dato un ennesimo colpo di scure ad un diritto inalienabile,sancito dalla Costituzione e dalla convenzione ONU, stanziando briciole anche per il 2016 (appena 70 milioni di euro), mentre rimpizzava banche e padroni. 
Anche il governo Gentiloni,  in netta continuità con  quello Renzi, sta dimostrando di essere il governo delle banche e dei padroni, sulla pelle perfino dei malati gravi, interrompendo  servizi indispensabili, come quello dell’assistenza igienico-personale degli studenti disabili. 
Pure il governo siciliano, guidato dall’altro buffone di corte, Crocetta, checché ne dica compagno di merende… di Renzi e CO., ha fatto e continua a fare la sua PORCA parte, infatti, anziché fare di tutto per garantire piena e continua assistenza ai giovani disabili,  stabilizzando i precari delle coop. sociali che se ne prendono cura con grande professionalità e passione da anni, continua col CRIMINALE balletto degli appalti, lasciando per mesi e mesi, senza assistenza, questi ragazzi, ledendone finanche la dignità, nella misura in cui viene impedito loro pure il diritto allo studio. 
Ma quel che è peggio, è che dopo il sonoro intervento delle Iene e del regista Pif, che unitamente alla dura e pressante lotta delle predette precaie e dei precari delle coop. sociali, hanno portato alle dovute dimissioni dell’assessore alla famiglia Gianluca Micciché, Crocetta, invece  di sbracciarsi realmente e risolvere subito e definitivamente la gravissima ed incresciosa vicenda, per ripicca, ha pensato bene di avviare un’inchiesta sui disabili in Sicilia, da questi ritenuti troppi.

Questo dimostra, ancora una  volta, che siamo governati da gente disumana e senza scrupoli, da pezzi di merda borghesi che al posto del cuore hanno un macigno, attenti solo ai propri interessi e a quelli della propria casta. Feccia che va cacciata e spazzata via dalla faccia della terra, perché indegna, e  non ha ragione e diritto di esistere!

LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA, LA LOTTA DELLE LAVORATRICI,
DELLE DONNE, SARA’ SEMPRE PIU’ DURA! 
VIVA  LO SCIOPERO DELLE DONNE DELL’8 MARZO!

                                                                                                      
Lavoratrici SLAI Cobas sc. –Policlinico Palermo


Palermo, protestano per chiedere servizi ai disabili e vengono denunciati gli Assistenti precari dello Slai Cobas s.c.


Il 6 febbraio hanno protestato davanti alla Regione per chiedere di far ripartire il trasporto e i servizi igienico-sanitari per oltre 400...
VIDEO.REPUBBLICA.IT


Assistenti ai disabili denunciati dalla Questura ma la protesta non si ferma: oggi sit-in a Palazzo Comitini