venerdì 8 dicembre 2017

pc 8 dicembre - Ondata di perquisizioni in Germania contro i centri di sinistra e oppositori del G20 di Amburgo - massima informazione e solidarietà

Martedì 5 dicembre sono state compiute complessivamente 25 retate in diverse città tedesche. Obiettivo delle perquisizioni domiciliari sono stati centri del movimento di sinistra e contro presunti colpevoli sono in corso le istruttorie per l’importante indizio di reato della “grave violazione della pace”. Concretamente si tratta di indagini sulla situazione al Rondenbarg nelle ore mattutine del 7 luglio in cui gli/le oppositori/trici al G20 sono stati attaccati massicciamente dalla polizia e in parte feriti gravemente. Secondo il SoKo questo gruppo di persone viene supposto essere il “blocco nero” Indagano soprattutto su 75 accusati  noti  e su 26 ignoti. Uno dei colpiti è Fabio.
Durante le perquisizioni nessuno è stato arrestato, ma è stato sequestrato materiale che per l’accusa dovrebbe provare la complicità e la pianificazione. Qui si tratta prevalentemente di supporto dati come cellulari, portatili, mezzi di memorizzazione. Alla conferenza stampa sono state presentate dalla polizia anche “armi” presunte, sequestrate durante perquisizioni in Baden-Wuerttenberg. Queste dovrebbero ribadire la pericolosità dei perquisiti. Si è trattato però in gran parte di nebulizzatori di sostanze irritanti, seghe, coltelli e adesivi.
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In risposta alle perquisizioni domiciliari oggi 5 dicembre a Stoccarda si è svolta una manifestazione alle 18 in Rotebuehlplatz:
Dopo che gli sbirri stamattina hanno compiuto a livello nazionale perquisizioni domiciliari contro attivisti/e, in prima serata abbiamo indetto una manifestazione in solidarietà con i/le compagni/e
colpiti. L’attacco contro noi e il nostro centro di sinistra è una delle campagne d’istigazione avviata dagli sbirri attraverso i media contro le proteste anti-G20. È quindi sempre più evidente che gli sbirri che al Rondenbarg hanno rischiato il morto, ora tentano di giustificare il loro operato.
Con la manifestazione non annunciata e pubblicamente comunicata nel centro della città abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà pubblicamente ai colpiti dalle perquisizioni. Quanto alla manifestazione, si è costituito spontaneamente un corteo nella “area di divieto delle manifestazioni,, la maggiore via dello shopping di Stoccarda. Con bengala luminosi si è poi ulteriormente lanciato un messaggio autonomo.  Ancor prima che gli sbirri potessero bloccare la manifestazione, questa si è sciolta tranquillamente.
 5 dicembre ad Amburgo, alle 20:15 si è svolta  una  manifestazione al Gruenen Jaeger. 500 dimostranti hanno protestato per Schanzenviertel ad alta voce “Sono stati colpiti alcuni, siamo tutti uniti! La repressione è stata respinta collettivamente, spontaneamente e in modo ampio.
A Flensburg sono stati calati due striscioni in solidarietà
Anche il 6 dicembre ci saranno manifestazioni e raduni contro le perquisizioni domiciliari:
*a Berlino, una manifestazione alle 19 a Kottbusser Tor
*a Friburgo, una manifestazione alle 18 a Bertoldsbrunnen/Innen*a Friburgo, una manifestazione alle 18 a Bertoldsbrunnen/Innenstadt
Questa volta sono colpiti alcuni, ci hanno tutti uniti. La nostra solidarietà contro la loro repressione!
United we Stand!
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INSIEME CONTRO LA REPRESSIONE

Amburgo. Dopo le violenze al vertice del G20 di Amburgo in estate, martedì mattina a livello nazionale sono state condotte retate. Dalle 6:00, appartamenti sono stati perquisiti in otto Stati federali, fra cui ad Amburgo, Berlino e Bassa Sassonia, ha comunicato la polizia. Le perquisizioni sono perciò collegate alle indagini per sospetto di “grave violazione della pace” la mattina di venerdì nel caso del Rondenbarg di Amburgo, di cui è accusato anche Fabio V.
Come ha riferito NDR, la polizia ha nel mirino 24 situazioni, fra cui appartamenti privati e centri di quartiere di sinistra – fra l’altro a Colonia, Bonn, Siegburg, Gottinga e Stoccarda. Poi ad Amburgo gli agenti hanno perquisito l’appartamento di un presunto membro del gruppo della sinistra radicale “Roter Aufbau Hamburg” (Costruzione Rossa Amburgo, n.d.t.). Il gruppo aveva annunciato con video la protesta anti-vertice G20. “Con noi ci sono molotov invece dei ricevimenti con champagne”, rendeva noto “Rote Aufbau” a una manifestazione e sui social media.
La polizia terrà una conferenza stampa alle ore 12.00.
Secondo informazioni della ”pagina web di Spiegel” la perquisizione avviene sotto la direzione della Commissione speciale di Amburgo sul “Blocco Nero” che deve indagare sue reati compiuti al vertice G20. Le retate secondo “nd” (giornale Neues Deutschland, n.d.t.) devono contribuire a informare per chiarire i fatti successi la mattina del 7 luglio in Strasse Rondenbarg.
Secondo la polizia, si sono verificati violenti scontri fra circa 200 oppositori del vertice e le forze operative. Un video ha però sollevato dubbi rispetto a questa descrizione. “Le perquisizioni domiciliari hanno come obiettivo assicurare prove” dice un portavoce della polizia di Amburgo a “nd”.
Sulla Strasse Rondenbarg , posta lontano dal centro, ad Amburgo Est, alle 6:30 due unità della polizia e un gruppo di circa 200 dimostranti (partiti   dall’unico campo autorizzato della protesta anti-G20 verso il centro città per partecipare lì quel giorno ai blocchi programmati degli accessi all’area della fiera dove si svolgeva il vertice del G20) si incrociarono. Su cosa sia realmente successo lì ci sono descrizioni molto divergenti. È indiscutibile che ci sono stati 70 arresti, 15 feriti con braccia e gambe spezzate. Uno degli arrestati è stato FabioV., il suo processo è un precedente per gli altri accusati del  Rondenbarg. Finora non gli è stata provata una concreta partecipazione. Di fronte a tale contesto l’organizzazione della sinistra radicale “Sinistra Interventista” ha fra l’altro commentato dicendo: “@La polizia di Amburgo vuole distrarre dalla sua violenza e dal fallimento del vertice”.
NETZWERK
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Dopo le retate contro gli antagonisti anti-G20, gli ambienti di sinistra ad Amburgo escono a protestare sulle strade
6 dicembre 2017
Circa 3.000 manifestanti della sinistra hanno sfilato per Amburgo martedì per protestare contro le retate della polizia in relazione agli scontri violenti avvenuti ai margini del vertice G20 di luglio. Queste sono avvenute martedì mattina in otto stati federali. “Tutta Amburgo odia la polizia” urlava la folla sempre più durante il corteo. Voci d’informazione di estrema sinistra fanno emergere l’idea che alcuni ben informati avessero avvisato i colpiti prima delle retate.
I manifestanti sono andati anche oltre il Rote Flora, l’ex-teatro, oggi punto d’incontro del movimento urbano di sinistra. Un ingente schieramento di poliziotti era stato predisposto per tenera a bada la protesta
Con quasi 600 unità operative, la polizia ha perquisito oltre 20 appartamenti e due club. Tuttavia, negli ambienti di sinistra si erano già diffusi avvertimenti giorni prima dell’operazione su larga scala ordinata dalla Commissione speciale sul “Blocco Nero”. La comunicazione diffusa tramite il servizio informazioni “Signal” è: “Esistono informazioni sicure che domani o dopodomani avranno luogo perquisizioni domiciliari relativamente al blocco del G20. Pulire, smontare elettrodomestici e portarli in altri appartamenti. Eliminare tutto quanto relativo a luglio (carta, vestiti…). Se succedesse la perquisizione: nessuna dichiarazione e rimanere calmi!”.
Secondo dichiarazioni della polizia, durante le perquisizione non si avrebbe avuta la sensazione che i colpiti fossero preparati alle retate. Queste piuttosto sarebbero state un importante passo, come ha dichiarato il capo della polizia di Amburgo. Le forze operative avrebbero complessivamente sequestrato 35 cellulari, 26 portatili, un computer e alcune chiavette USB. Obiettivo dell’operazione sarebbe scoprire strutture per la pianificazione e la logistica dell’estrema sinistra. La polizia suppone che gli scontri al G20 siano stati programmati dettagliatamente. Quindi dovrebbero esserci molti depositi dove sono stati immagazzinati in massa vestiti neri, materiali per mascherarsi e pirotecnici. In tal modo all’estrema sinistra deve essere stato possibile giungere nelle area della protesta vestiti normalmente per poi travestirsi.
In totale 186 persone sono state arrestate entro la fine del vertice G20 e quasi 200 agenti di polizia sono stati feriti durante le proteste, durante le quali innumerevoli auto sono state incendiate, negozi saccheggiati e vetrine di negozi mandate in frantumi. La polizia si aspetta che entro la fine dell’anno siano avviate 3.000 istruttorie contro presunti violenti in relazione al G20.
RT DEUTSCH

da soccorso rosso internazionale

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