domenica 5 novembre 2017

pc 5 novembre - CELEBRATA A TARANTO IN PIAZZA LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE - FESTA DEGLI OPPRESSI

Tantissimi ragazzi, studenti, giovani operai dell'Ilva e di altre fabbriche hanno partecipato, si sono fermati a parlare nella manifestazione; per conoscere cosa è stata la Rivoluzione d'Ottobre (nelle scuole naturalmente non se ne parla...), ma anche cosa significa oggi; tante domande: se è tuttora attuale il comunismo, come liberarsi oggi di coloro che stanno al potere; ma anche, soprattutto da parte dei giovani operai, come continuare questa informazione, questa battaglia per un "mondo nuovo. Tanti video, film con immagini emozionanti della Rivoluzione d'Ottobre, di Lenin, accompagnati da canti comunisti/rivoluzionari e di lotta (potuti trasmettere grazie al sostegno tecnico dei lavoratori dello Slai cobas sc); con brevi comizi per dire perchè è importante celebrare il centenario della Rivoluzione d'Ottobre, che ha indicato l'unica via per i proletari, giovani, donne, di tutto il mondo, ieri come oggi, quella della rivoluzione proletaria, del potere in mano agli operai e masse popolari per mettere fine a tutti i problemi che ci opprimono oggi sempre più (dal lavoro, alla salute, ai diritti, alla scuola, servizi sociali, ad una cultura non al servizio dell'ideologia del capitale, ecc.) - In una piazza imbandierata, con striscioni, cartelli e una mostra che illustrava i momenti più importanti della Rivoluzione d'Ottobre.
Il grande quadro di Lenin è stato riferimento di giovani 

La manifestazione è stata anche una festa - perchè "la rivoluzione è la festa degli oppressi" - focacce, dolci, torte fatte dalle compagne, dai compagni o regalate dai loro familiari come forma di sostegno; vino, ecc., hanno contribuito a creare momenti di unità, discussione - verso la fine della serata vi è stato un brindisi di massa alla Rivoluzione d'Ottobre e al suo dirigente Lenin.


E abbiamo finito in bellezza! Con le donne, lavoratrici, che sono state una delle anime principali della festa/celebrazione, perchè chi più di loro che subiscono doppio sfruttamento e oppressione può volere che tutta la vita cambi?  
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