martedì 14 novembre 2017

pc 14 novembre - Napoli - solidali con BOBB, migrante sparato da un 'operatore' della coop Vela - facciamo girare la verità!

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LA TESTIMONIANZA (VIDEO E AUDIO) DI QUANDO HANNO SPARATO A BOBB!

"abbiamo incontrato i ragazzi che vivevano al CAS gestito dalla cooperativa La Vela. ci hanno raccontato cosa è successo quella sera e cosa era accaduto prima, quotidianamente, nel centro, dove vivevano 150-170 persone. Bobb come altri ragazzi viveva dentro un bagno (la sua stanza era stata ricavata così!). Qualche mese fa viene investito mentre è in sella alla sua bicicletta, si distrugge la spalla, dopo qualche settimana tornerà a lavorare in un campo agricolo, nonostante non stia bene ancora. Continua a chiedere soccorso dentro il centro d'accoglienza ma ogni tentativo è vano. A metà
giugno il padrone, che gli deve arretrati, gli fa una proposta geniale, lavorare dalle 7 alle 19 senza variare il salario che ancora non aveva visto.
Bobb non accetta, propone di ridurre di due ore, così alcune persone, lo picchiano, e gli aprono la testa con una bottiglia di vetro per conto del padrone. Anche se torna al centro in condizioni spaventose, non verrà portato in ospedale, nessun medico lo visiterà.
Da quei giorni la vita di Bobb cambia radicalmente. Al dolore alla spalla si aggiunge un'emicrania che non gli permetterà più di vivere. A volte dimentica la strada per ritornare al centro d'accoglienza, è esasperato, ma tutte le richieste di soccorso vengono gestite chiamando la polizia.
La vita di Bobb ormai è un incubo, nelle ultime settimane non chiede più soccorso. Si reca dagli operatori e chiede loro di voler essere rimpatriato in Gambia, dice più e più volte che se deve morire almeno vuole farlo vicino a suoi cari. Bobb non vuole più niente, vuole solo tornare a casa.
Fino alla giornata di venerdi, quando la rabbia e la rassegnazione esplodono in una protesta.
Fuori dal centro si sentono delle urla, c'è un uomo che i ragazzi non hanno mai visto prima che urla e brandisce un pistola. E' Carmine della Gatta, socio della cooperativa gestore, che avanza verso Bobb, puntando la pistola, gli intima di rientrare nel centro. Bobb si rifiuta di obbedire. Della Gatta sferra un durissimo colpo con il calcio della pistola a Bobb, lo fa una seconda volta, poi esplode un colpo verso il volto di Bobb. Bobb cerca disperatamente di proteggersi il capo e allontanarsi, ma dopo l'esplosione del colpo cade a terra.
Il signor Carmine della gatta, non soddisfatto, punta l'arma nuovamente al volto di Bobb agonizzante a terra, gli spara di nuovo. Della Gatta, infastidito dalle urla di un giovane amico di Bobb, gli punta la pistola contro, così come agli altri migranti che cominciano a uscire dal centro.
Poi un uomo sbuca fuori da un'autovettura, afferra per il braccio Della Gatta e si danno alla fuga. Bobb rimarrà a terra con il sangue che sgorga inarrestabile per più di 40 minuti. Quello che riferiscono alcuni ospiti della struttura è che la zona del delitto non viene isolata, molte persone ci cammineranno sopra.Il pensiero prima di andare a dormire stasera è tutto per Alagie, che è stato gravemente ferito da colpi di pistola a 18 anni da uno dei soci di un CAS nel casertano.
Alagie sta molto male, rischia la vita.
Davanti al Cardarelli abbiamo lasciato questo striscione stasera. Un messaggio che speriamo potrà arrivargli forte alle orecchie, una cosa che lo farà sorridere appena tornerà a camminare, a parlare, a mangiare, a stare bene come hanno diritto a stare tutti i ragazzini, magari ci verrà a trovare all'ex opg... e di questo orrore potremo fare una cosa che ci unisce, ci spinge a cambiare il mondo.
Resisti, fratello, lasciati indietro questa notte lunghissima.
Nessuno è solo: noi stiamo qui ad aspettarti.

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