mercoledì 25 ottobre 2017

pc 25 ottobre - La Fiom vergognosamente portavoce degli interessi dei padroni

Sul comunicato del 23 ottobre della Fiom a proposito degli accordi della Fincantieri dal titolo
“Fincantieri. Necessari investimenti in tutti i cantieri, intervenga il Governo”

Certo è da tempo orami che la Fiom ha abbandonato la lotta degli operai per trasformarsi nell’ennesimo orpello dei padroni e dei governi, ma questi comunicati fanno comunque rabbia, gli operai non possono lasciar passare così frasi di questo tipo, frasi che ingannano, che sembrano nell’interesse degli operai e che invece sono ridicole frasi fatte che ripete qualsiasi economista borghese, insomma, detta in altro modo, la voce del padrone. Commentiamo alcune di queste frasi:

“Come Fiom-Cgil rivendichiamo da tempo investimenti negli impianti e nelle infrastrutture in Fincantieri, a maggior ragione visto quanto accaduto nella vicenda dell’acquisizione di Stx France.”

Come sempre i sindacalisti provano a fare la parte di quelli che spingono i padroni ad investire in azienda, cosa che i padroni fanno benissimo per i fatti loro e soprattutto quando sono spinti dalle crisi economiche come risposta alla perdita di concorrenza locale o internazionale!

“In questi giorni, finalmente, l'azienda comincia ad annunciare la volontà di procedere in tal senso, chiedendo il supporto delle istituzioni in alcuni cantieri.” Dice il responsabile, si fa per dire, Fabrizio Potetti, della Fiom.

“Chiedendo il supporto delle istituzioni” forse per la Fiom significherà che adesso i dirigenti della Fincantieri convocheranno i sindacati che devono fare in modo che gli operai approvino i programmi dell’azienda senza tanti contraccolpi.
“Bene che si prenda atto e si proceda agli investimenti necessari per reggere la concorrenza e sostenere la grande professionalità dei lavoratori italiani, ma ciò deve avvenire in un quadro di sviluppo e investimenti in tutti i cantieri.”
Eccola qui tutta la “filosofia” della Fiom, concentrata nella frase: “per reggere la concorrenza”! e che bisogno ci sarebbe di un sindacato se il padrone deve essere aiutato a reggere la concorrenza? Quello è il suo mestiere da sempre! E la stupidità, meglio l’ignorante malvagità di questi signori, sta nel fatto che sanno bene, come sanno anche i bambini, che per fare meglio la concorrenza i padroni devono sfruttare di più gli operai in qualsiasi modo, non c’è altra via!

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