domenica 1 ottobre 2017

pc 1 ottobre - La repressione neofranchista dello stato spagnolo non ferma il referendum popolare e la ribellione in Catalogna

A Drassanes si vota tra slogan, canti e applausi. La gente è visibilmente emozionata e tesa allo stesso tempo. Uno scatto di orgoglio e dignità che anche chi non condivide la rivendicazione indipendentista dovrebbe riconoscere e apprezzare
Molti feriti a causa di una carica della polizia contro un seggio nell’Eixample di Barcellona. La televisione aggiorna a 40 il numero dei feriti in varie città del paese.
Cariche a Barcellona contro la gente inerme Barcellona. Alla Escola Drassanes, a due passi dalla Rambla, si aspetta di poter votare perché il sistema informatico attraverso il quale si accede agli elenchi centralizzati degli aventi diritto non è accessibile da qui. Ma centinaia di Poliziotti spagnoli stanno intervenendo con durezza in alcuni seggi importanti o simbolici.
La Guardia Civil ha occupato il seggio di Girona dove doveva votare il President Carles Puigdemont, idem per il seggio della presidente del Parlament Carme Forcadell. Pesanti cariche sulla Diagonal e a Barceloneta, sequestrate le urne, spaccati vetri e tavoli, fermate alcune persone. Si segnalano già i primi feriti nonostante la gente reagisca pacificamente.
Centinaia di poliziotti incappucciati entrano nel ministero catalano per l’istruzione sspintonando i presenti, la gente canta e e lancia slogan. Alla fine la polizia si ritira.
In totale sono dispiegati in Catalogna un totale di 12.000 effettivi della Polizia Spagnola

https://twitter.com/rominapenate/status/914376354216341504
Ore 7.00 Alle prime ore del mattino, nonostante la pioggia battente, ai 200 seggi occupati venerdì se ne sono aggiunti altri 1000 aperti a furor popolare. I Mossos d’Esquadra che si sono presentati ai seggi per chiuderli e sgomberarli hanno dovuto fare marcia indietro tra gli applausi dei presenti. Le urne sono arrivate a tutti i seggi aperti, che sono la metà dei 2400 previsti, e alle nove dovrebbero iniziare le operazioni di voto. Per aggirare la chiusura di alcuni seggi la Generalitat catalana ha creato un censo elettronico universale che permette ad ogni elettore di votare in qualsiasi seggio. Si segnalano aggressioni fasciste a Badalona, Casteldefels e Hospitalets, grandi centri della cintura ex industriale di Barcellona

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