martedì 5 settembre 2017

pc 5 settembre - GENOVA: "SUONO FINCHE' NON MI SUONANO"

Continua la battaglia della Giunta comunale genovese contro tutto ciò che incarna una logica diversa da quella presente – sempre che non vi sia soltanto segatura nelle teste dei suoi componenti.
Questa volta i fascisti, ed i loro accoliti al governo della città, se la prendono con gli artisti di strada; due assessori – il legaiolo Stefano Garassino, alla Sicurezza, e la forzitaliota Elisa Serafini, alla Cultura – hanno deciso di mettere in piedi una giuria che decreti se le pérformance siano o meno accettabili. L’idea è di mettere insieme un rappresentante degli artisti, uno del Comune, ed un esperto di musica, per valutare se concedere al musicante di continuare a svolgere la sua opera o se debba essere allontanato perché fastidioso.
Al di là della solo apparente democraticità di una tale giuria – nessuno può garantire che non si tratterà di un gruppo di persone tutte schierate dalla stessa parte politica che aiuterà gli “amici degli amici” – il dato indecente è un altro: politicanti che si permettono di vietare l’esibizione di qualcuno in base al loro gradimento dello stesso.
E’ esattamente come se a qualcuno di questi venisse impedito di fare un comizio in una tale città perché la maggioranza dei cittadini è schierata con altre idee; è ovvio che in questo caso sarebbero loro a doversene andare, per non disturbare la quiete pubblica: ma siamo sicuri che in quel caso griderebbero all’attentato alla democrazia.
Per intanto, lunedì quattro settembre, a partire dalle ore 16:00, si è svolto - con inizio sul piazzale prospicente la cattedrale di San Lorenzo, per poi propagarsi in un presidio itinerante che ha fatto tappa in alcuni punti strategici del centro storico - un affollato presidio di protesta, intitolato "Suono finché non mi suonano", organizzato dagli artisti di strada.
Decine di musicanti, accompagnati da alcuni solidali, hanno occupato buona parte della piazza che porta il nome della chiesa più importante della città, improvvisando delle ottime jam sessions di molti generi diversi (dal folk locale, al rock, passando per il blues e quant'altro) mentre, poco più in là - sotto lo sguardo attento di alcuni agenti della Digos, e quello divertito dei tantissimi turisti fermi sulle scale del duomo - alcuni giocolieri davano prova di destrezza facendo roteare magistralmente i loro attrezzi ginnici. 
Genova, 05 settembre 2017
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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