giovedì 14 settembre 2017

pc 14 settembre - Razzismo di Stato e razzismo fascio in azione si sostengono l'un l'altro

Migranti, il Comune li scheda: "Vogliamo colpire le onlus negligenti"

 
Controlli della polizia municipale a chi chiede l'elemosina invece di seguire i programmi di integrazione
Profughi "schedati" dalla polizia municipale. È questa la linea scelta dal Comune per verificare se le associazioni che li hanno in carico e sono pagate dallo Stato, stanno portando avanti i programmi di integrazione. «Il fenomeno dell'accattonaggio degli immigrati davanti ai supermercati e ad ogni angolo delle strade, sta assumendo proporzioni enormi: sono dappertutto. Forse è questione di poca attenzione da parte di qualche onlus, ma abbiamo anche il sospetto che qualcuna, diciamo poco seria, se ne stia approfittando e non faccia seguire il percorso di inserimento sociale, pensando solo a incassare soldi pubblici. Dei contribuenti», interviene l'assessore alla sicurezza del Comune, Stefano Garassino.

La decisione di creare un database e inviare report periodici alla prefettura, è partita dopo un intervento di routine. I vigili trovano un immigrato che dorme per strada nei vicoli. Controllano i documenti. Tutto in regola: è un richiedente asilo politico. In teoria potrebbe dormire in una struttura di accoglienza, invece ha passato la notte su una panchina. Libero di farlo, può andare dove vuole.

Il giorno dopo però ritrovano la stessa persona davanti a un supermercato. Il giorno dopo ancora. Con lui sempre le stesse facce: profughi che come lui chiedono l'elemosina. A quel punto i vigili decidono di identificare tutti e lo fanno per settimane. Un censimento in molti punti della città che permette di scoprire che quasi la totalità delle persone controllate sono profughi richiedenti asilo politico che trascorrono le giornate a chiedere soldi. Anche dodici ore al giorno.

Vandalizzata un'ex scuola per evitare l'accoglienza ai migranti

E' accaduto a Rovegno, nell'entroterra di Genovaa"
Vandalizzata una ex scuola a Rovegno, paesino della Valtrebbia, nell'entroterra di Genova, per evitare che il comune possa ospitare migranti. Dieci giorni fa sono stati danneggiati i sanitari, otturati con cemento i tubi di scarico e rotti tutti gli infissi delle finestre dell'edificio nella frazione di Casanova. La struttura era stata indicata dal Comune per ospitare 4 migrati richiedenti asilo politico. I danneggiamenti sono stati denunciati ai carabinieri dal sindaco di Rovegno Giuseppe Isola. Le indagini per scoprire l'autore degli atti di vandalismo sono state avviate dalla stazione di Rovegno e dalla compagnia di Chiavari: sotto la lente è finito in particolare un abitante del posto che non ha mai nascosto la sua contrarietà alla presenza di migranti a Rovegno. Il sindaco di Rovegno è affermato che "chi ha commesso questo reato merita la galera. Per preparare gli abitanti all'arrivo dei migranti abbiamo fatto un'assemblea, era quello il luogo per esprimere il proprio dissenso". Rovegno ha avviato un progetto per uno Sprar gestito dalla Cooperativa Il Dono di Don Orione insieme al vicino comune di Fontanigorda. In tutto sono dieci i migranti da accogliere, spiega Isola, che si definisce apolitico e cristiano, "quattro migranti li dovevamo ospitare noi nella scuola, e sei Fontanigorda. Neanche io sono d'accordo con le imposizioni dei migranti da parte dello Stato, ma siamo italiani e dobbiamo rispettare le leggi italiane", ha spiegato.
"Il raid vandalico, compiuto nelle ultime ore a Rovegno ai danni della struttura che avrebbe dovuto ospitare quattro richiedenti asilo, è un episodio di una violenza e gravità assoluta. Un gesto vigliacco, espressione preoccupante e pericolosa di ignoranza e intolleranza, che è dovere di tutte le forze democratiche denunciare e contrastare con forza".  

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