martedì 12 settembre 2017

pc 12 settembre - Torino Report assemblea e programma mobilitazioni contro il G7

Domani resoconto commento dei compagni di proletari comunisti partecipanti

Sono intervenute tutte quelle componenti del sindacalismo di base che faticosamente ogni giorno a costruire rivendicazioni e lotte nei posti di lavoro (SI COBAS, CUB, USB, COBAS, SLAICOBAS) assieme a nuove embrionali forme di organizzazione dei lavoratori (CLAP). Hanno preso parola i movimenti per il diritto alla casa di Torino mettendo in avanti il problema del caro-affitti in una città capitale degli sfratti e nel momento in cui una parte sempre più conseguente di reddito viene assorbita, di fatto, dalla rendita immobiliare. Gli studenti dei licei e dei professionali hanno messo l’accento sulla necessità di riscattare una
generazione che viene addestrata ad aspirare a niente più che lavoretti gratuiti fin dalla fine del percorso scolastico attraverso lo strumento dell’alternanza scuola lavoro. Numerosi anche gli interventi di singoli lavoratori venuti a portare la propria esperienza (comparto scuola, indotto Michelin, indotto Piaggio) e da realtà sociali da diverse parti d’Italia (Nord est, Bologna, Pisa…)
Le “soluzioni” proposte dalla cricca di Poletti & co. sono sempre le stesse: più flessibilità, più miseria e più ricatti lavorativi per tutti. Questo paese non ne può più di retorica sull’innovazione, di panzane sull’industria quattro punto zero e di trucchetti statistici per convincerci che stiamo tutti bene. Se oggi il lavoro non è emancipazione ma una pistola puntata alla testa più che mai c’è bisogno di una parola contro il loro modello di sviluppo. Mentre c’è chi scommette tutte le sue fiches su una guerra tra poveri, ultimo tentativo rimasto per assicurare la tranquillità di chi sta in alto, dall’assemblea è uscita la volontà forte di ricomporre tutti i frammenti di un lavoro sfruttato e precarizzato: solo uniti si vince.
È assurdo che nel momento in cui lo sviluppo tecnologico permetterebbe di emanciparsi dalla fatica e dalla sofferenza, aumentano le morti sul lavoro, aumentano i mini-contratti che pongono il lavoratore in una posizione di assoluta ricattabilità, si aumenta l’età pensionabile e la disoccupazione viene vissuta come un flagello. Tutto ciò è assurdo ma nessuna alternativa a questa assurdità può emergere se non ci liberiamo dei responsabili delle politiche di sfruttamento e di umiliazioni dei lavoratori.

Dall’assemblea è uscito il programma della contro-mobilitazione che sarà aggiornata nei prossimi giorni.
Giovedì 28 settembre: si inizierà con una STREET PARADE notturna che punterà il dito contro la narrazione sempre più traballante di una Torino post-industriale in cui i localini del centro avrebbero dovuto felicemente sostituire le fabbriche, la città non è solo profitto!
Venerdì 29 settembre una giornata di APPUNTAMENTI DIFFUSI in tutta la città di Torino per portare le istanze popolari davanti ai nuovi aristocratici chiusi nella reggia.
Sabato 30 settembre CORTEO UNITARIO che partirà da Vallette, una di quelle periferie di cui tutti parlano ma che nessuno attraversa, per arrivare a far sentire la voce dei lavoratori, dei disoccupati e dei precari fin dentro alla reggia di Venaria
Siamo tanti e vogliamo farci sentire: o la RICCHEZZA è per tutti o lavorare non ha SENSO! Riprendiamoci ciò che ci spetta!
Giovedì 28 settembre: street parade ore 18:00 [luogo da definirsi]
Venerdì 29 settembre: Corteo studentesco “La generazione sfruttata non starà a guardare”: ore 9:00AM @ piazza XIII dicembre -> https://www.facebook.com/events/199...
Iniziativa davanti alla porta 2 della Fiat: ore 12:30 corso tazzoli 75 Intervengono Cremaschi e Bellavita
Presidio sotto l’International Labour Organization (ILO): ore 15:30 viale maestri del lavoro 10
Contro il caro affitti: pomeriggio [da definirsi] @ barriera di Milano
Assemblea pubblica Eurostop ore 20:45 @ libreria dei Comunardi, via Bogino 2
Sabato 30 settembre: corteo unitario contro il G7 ore 14:00 @ Vallette verso la Reggia di Venaria
DA: Torino Reset G7

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