domenica 20 agosto 2017

pc 20 agosto - Cagliari: gran bel gesto di Solidarietà Antirazzista da generalizzare

Cagliari, ambulante senegalese aggredito con i bastoni: protetto da altri bagnanti
Alcuni turisti presenti sulla spiaggia si sono scagliati verso il venditore: trenta persone sono intervenuto in sua difesa
CAGLIARI – Un ambulante senegalese circondato da una decina di turisti campani. Chiedeva 10 euro per una tunica copricostume che una signora del gruppo aveva appena misurato e riposto nella borsa. “Va via!” gli hanno intimato, afferrando i manici degli ombrelloni. Stava per finire in parapiglia. ”Mi sono interposta fra il ragazzo – era spaventatissimo: tremava - e quelli, che urlavano e avanzavano minacciosi. Sono una donna, ho pensato, e non oseranno picchiarmi”. Marina Cuccu, racconta così quel che decine di migliaia hanno visto su Youtube e Facebook in un video che in breve ha scatenato opposti ed estremi commenti. Altri bagnanti, fino ad allora indifferenti, l’hanno spalleggiata formando una barriera in difesa dell’ambulante.
Turisti «Eravamo una trentina, molti più di loro». I turisti campani si sono affrettati a rivestirsi e se
ne sono andati poco prima che arrivasse la polizia. Un tranquillo pomeriggio di mezz’agosto sulla spiaggia del Poetto, stabilimento delle Palmette, ha rischiato di degenerare. “La signora è stata molto coraggiosa – fra i bagnanti che hanno fatto barriera c’era anche Giorgio Carta, un noto penalista, studio a Roma, esperto di giustizia militare – io ho abbracciato il ragazzo e l’ho allontanato per disinnescare la tensione”. Lei, 57 anni, cagliaritana da decenni vive e lavora a Milano (“Faccio l’educatrice, ho lavorato anche in casa dei principi Furstenberg”), scherza:”Ho diviso le acque come Mosè”. Ma non nasconde che si è assai spaventata:”Li avevo notati da qualche giorno, erano 5 coppie sui 40/50 anni, look vistosissimi: le donne ingioiellate, gli uomini catene d’oro, orologioni, corporatura massiccia e contorno di tatuaggi. Il senegalese era magro, sui 20 anni; chiedeva che gli pagassero un vestito. Le donne gridavano, erano le più arrabbiate”. Altri testimoni riferiscono di frasi concitate:”Dovete pagare… Datemi i soldi”. “Non abbiamo comprato nulla”. “E che, ci hai preso per ladri?”.
Ombrelloni Gli uomini hanno divelto due ombrelloni e hanno impugnato i manici a mo’ di bastoni. “Una delle donne – conferma la signora Cuccu – aveva provato vari vestiti e non voleva pagarne uno che aveva scelto. Il senegalese insisteva. Gli uomini sono scattati in piedi, volevano picchiarlo. E tutti intorno guardavano, come se fossero al cinema. Nessuno faceva nulla… E allora mi sono alzata io”. L’avvocato Carta aggiunge:”Si è messa con le braccia larghe, a croce e subito decine di bagnanti cagliaritani hanno formato un cerchio intorno al povero ambulante e hanno impedito che fosse aggredito”. È finita con i turisti campani in ritirata, il senegalese in lacrime e i bagnanti cagliaritani a rincuorarlo (“Sei fra amici”), a raccogliere i vestiti sparsi sulla sabbia e ad aiutarlo a riordinarli. Marina Cuccu conosce 5 lingue, anche l’arabo:”Andrà tutto bene, che Allah ti protegga”. Era più tranquillo quando è arrivata la polizia che lo ha identificato (se non in regola con il permesso di soggiorno sarà espulso) e cerca di rintracciare i turisti campani che rischiano un’azione penale per minacce, tentate lesioni e – se hanno trattenuto la tunica copricostume senza pagarla, impossessandosene con violenza – rapina.
19 agosto 2017 

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