sabato 19 agosto 2017

pc 19 agosto - La "scoperta" dell'acqua calda del giornalista, A. Del Lago, del Manifesto: "Caro ministro, non è di sinistra copiare la destra". Ma questo avviene da decenni e Minniti ne è il miglior interprete

Alessandro Dal Lago
manifesto del 17 Agosto 2017



Ebbene, credo che lei farebbe un favore alla sua intelligenza e alla nostra, se la smettesse di
dichiarare «di sinistra» provvedimenti che con la tradizione ammaccata, ma nobile, della sinistra classica non hanno nulla a che fare: campi di detenzione per stranieri, decreti sull’ordine pubblico dal sapore scelbiano, rastrellamenti di migranti nelle grandi città, il codice imposto alle Ong e gli accordi sottobanco con la Libia. E ora il “governo dei flussi”. Signor ministro, i “flussi” sono un’invenzione degli studiosi di statistica, una banale metafora idraulica, meri numeri del dare e avere demografico. Quelli che emigrano sono esseri umani, di carne sangue e ossa, i veri oggetti del suo “governo”. Ma che significa governare? A quanto si comincia a capire, impedire che i migranti arrivino, delegando alla Libia e agli stati sub-sahariani il loro controllo e la loro espulsione verso i paesi d’origine.
Ecco allora il silenzio-assenso, o se vuole il silenzio colpevole, sulla Libia che di fatto ha esteso il limite delle sue acque territoriali e impedisce con le minacce alle navi delle Ong di operare. Dopo di che tutti i pezzi del puzzle vanno a posto. Dopo una campagna forsennata contro le Ong, culminata nel suo famoso codice, le loro navi si sono di fatto ritirate dal Mediterraneo. E ora i libici, a cui l’Italia fornisce denaro, armi e mezzi navali faranno il lavoro sporco per noi e per un’Europa indifferente. Il lavoro sporco – altro che governo dei flussi – consiste nel respingerli verso l’Africa profonda, internarli nei campi, di cui recentemente Domenico Quirico su La Stampa ha descritto l’orrore, e andare ad acchiappare in mare se riescono a imbarcarsi. Ma altri partiranno, signor ministro, e senza le navi delle Ong a salvarli, per non parlare di Frontex, l’agenzia infingarda dei doganieri europei, moriranno di fame e di sete. Come anche i loro compagni che non ce la faranno ad arrivare sulla costa e moriranno nel deserto o nelle galere del nostro nuovo alleato, la Libia. Questo sarebbe “di sinistra”?
Di fatto, Europa e Italia hanno creato un limbo di invisibilità, un cimitero reale e potenziale che non fa problema perché nessuno sarà in grado di dire che cosa vi succede e succederà. Così, la destra sarà contenta – basta leggere i suoi giornali – e tutti i fessi che vedono in un migrante per strada un potenziale aggressore tireranno un sospiro di sollievo. E magari, ma non ne sarei troppo sicuro, il Pd sfilerà qualche migliaio di voti alla Lega a Forza Italia e al M5 Stelle. E intanto quelli annegheranno ma, poiché nessuno lo saprà, sarà come se nulla fosse successo. Immagino che lei, signor ministro, abbia una coscienza come tutti i suoi simili. È forse da questa coscienza che nasce l’assillo, come dice lei, per i «diritti umani in Libia»? Beh, lasci perdere. Ci risparmi almeno i suoi tormenti interiori. Anche perché non credo proprio che riuscirebbe più a dormire se davvero indagasse nella sua coscienza.

Nessun commento:

Posta un commento