mercoledì 16 agosto 2017

pc 16 agosto - Ci dispiace Salvini ma hai "ragione": sei fascista e razzista, ma PD e Minniti ti battono



Salvini al raduno della Lega: "Mi dicevano razzista e fascista, ma su migranti e ong avevo ragione io"


Il leader del Carroccio si presenta a Ponte di Legno con Elisa Isoardi e parla da candidato premier in pectore: "L'ho detto a Berlusconi: i Cicchitto e i Buttiglione non li vogliamo" e dice: "se saremo al governo pieni poteri ai sindaci, via i prefetti"
dal nostro inviato MATTEO PUCCIARELLI
16 agosto 2017
PONTE DI LEGNO - "Per tre anni sono stato razzista e fascista, ora si sono accorti che avevo ragione io", quasi se la ride beffardo Matteo Salvini, parlando di immigrazione e ong.
Il leader della Lega è al palazzetto dello sport di Ponte di Legno per il classico appuntamento di Ferragosto. Per la prima volta arriva qui accompagnato da Elisa Isoardi - la frattura tra i due è definitivamente ricomposta - e ad accoglierlo c'è il grande striscione dietro al palco "Salvini premier". "Il prossimo anno sarò qui con la Lega al governo", assicura.
Ma il suo intervento è in realtà un disco rotto, al quale ha abituato militanti e simpatizzanti del Carroccio: per la legittima difesa, contro la legge Fornero e "i clandestini". E contro a una qualsiasi alleanza con Angelo Alfano: "Non mi interessa vincere le elezioni per avere qualche parlamentare in più, l'ho detto a Berlusconi, i Cicchitto e i Buttiglione non li vogliamo". A un certo punto dà del "coniglio" a Matteo Renzi, colpevole - dice - di non aver mai accettato la sua proposta di un confronto pubblico, ma per il resto i toni sembrano davvero quelli del candidato premier del centrodestra in pectore. "Sono un uomo fortunato, faccio un lavoro che è la mia passione - racconta - e ce la metterò tutto per sbagliare il meno possibile".
Il segretario della Lega Nord non conferma né smentisce la possibilità che il partito cambi nome (tra le ipotesi: "Lega dei popoli"), spiega che se ci saranno novità lo si vedrà direttamente sotto elezioni, però conferma la svolta: "Prima gli italiani, è questa la nostra parola d'ordine". Una menzione finale ai Cinque Stelle: "In Sicilia Luigi Di Maio ha tolto la maschera: le abitazioni abusive che lui difende, con noi, vengono invece abbattute". La ruspa, insomma, rimane ancora un must.
A margine del comizio poi Salvini ha avanzato anche uno dei punti per lui imprescindibili per un programma di governo di centrodestra: "Chiedo agli alleati dei centrodestra ciò che chiedeva Einaudi: al governo abbiamo il dovere di cancellare i prefetti, cancelliamoli uno per uno e diamo pieni poteri ai sindaci. E su questo mi aspetto al risposta di Berlusconi, se è si è si, se è no è no, i 'nì non si accettano".


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