domenica 23 luglio 2017

pc 23 luglio - Palestina - l'aggressione e repressione israeliana seminano i prodromi di una nuova Intifada - massimo sostegno



.. tre giovani palestinesi sono stati uccisi durante una giornata di tensione altissima a Gerusalemme. In serata tre coloni israeliani sono stati accoltellati a morte nell’insediamento di Halamish
ore 22:25  Sono 3 i coloni israeliani uccisi nell’insediamento di Chalamish (Cisgiordania). Abbas, intanto, annuncia: “Sospensione di tutti i contatti con Israele”
Tre coloni, due uomini di 40 e 60 anni e una donna di 40 anni sono stati accoltellati a morte stasera nell’insediamento di Chalimish (nella zona centrale della Cisgiordania). Un’altra donna israeliana di 60 anni è stata trasferita all’ospedale Sharei Tzedek di Gerusalemme. Le sue condizioni sono giudicate serie.
Il presidente palestinese Abbas, intanto, annuncia la sospensione di “tutti i contatti” con Israele.
ore 18.45 – BILANCIO DELLA MEZZALUNA ROSSA: 390 PALESTINESI FERITI
La Mezzaluna rossa ha appena dato il bilancio della giornata di scontri tra Gerusalemme e Cisgiordania: 390 palestinesi sono stati feriti, la maggior parte per inalazione di gas lacrimogeni, 38 a Gerusalemme e 66 in Cisgiordania da pallottole vere e proiettili di gomma. Cinque gli agenti di polizia israeliani feriti.
ore 16.30 – TERZA VITTIMA PALESTINESE AD ABU DIS, CISGIORDANIA
Un terzo palestinese è morto in un ospedale di Ramallah, dove era stato portato a causa delle ferite riportate in scontri con l’esercito israeliano ad Abu Dis, Cisgiordania
ore 15.40 – SECONDO PALESTINESE UCCISO. 190 I FERITI, TRE GRAVI. RAID NELL’OSPEDALE AL-MAKASSED
Sono almeno 190 i palestinesi feriti negli scontri a Gerusalemme con la polizia israeliana. Tre di loro sono gravi. Sui social network alcuni palestinesi denunciano raid della polizia dentro l’ospedale al-Makassed, alla ricerca di persone ferite da arrestare.
Secondo fonti mediche dello stesso ospedale, un altro giovane è deceduto in ospedale per le ferite da arma da fuoco riportate. Sarebbe stato identificato come Mohammad Abu Ghannam, residente nel quartiere di Al-Tur. Anche il suo corpo è stato subito portato via per i funerali per il timore che venisse confiscato dalle autorità israeliane.
fonte: Nena-news.it

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