venerdì 9 giugno 2017

pc 9 giugno - LA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA DELLO SLAI COBAS SC HA IMPOSTO LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO IN PREFETTURA - LA PRESENZA DELLE DONNE AI PRESIDI - GLI OSTACOLI ANCHE "INTERNI" IN QUESTA LOTTA

Questa mattina si tiene l'incontro in Prefettura. Essa è frutto solo della continuazione della lotta e dei presidi, picchetti ai cancelli, della resistenza dei lavoratori della logistica slai cobas sc al magazzino KAMILA di Brignano Bergamo.
Dodici ore di blocco dei cancelli, per fermare i 90 annunciati licenziamenti mascherati da cambio appalto, per sostituire i lavoratori sindacalizzati con altri più docili disposti ad accettare il sistema senza regole delle cooperative, 
Un attacco che segue gli 11 licenziamenti politici tra cui i delegati sindacali dello slai cobas s.c. accusati con una montatura di boicottaggio e sabotaggio,

Nell'ultima fase di questi blocchi, è tornata forte e bella la partecipazione delle donne, delle mogli degli operai, dei bambini, a dimostrazione sia che ogni attacco al posto di lavoro, ai diritti dei lavoratori è un'attacco alla vita stessa di famiglie, bambini; sia, soprattutto, che la presenza delle donne rende la lotta particolare generale, perchè ha a che fare con lo scontro tra il potere dei padroni e del loro marcio sistema che schiaccia le vite per il profitto e la necessità di cambiare/rovesciare il loro sistema non solo in un posto di lavoro, ma dovunque, dentro e fuori dai posti di lavoro.

Da oltre un anno i lavoratori di Brignano lottano per avere un lavoro con i diritti, che viene negato dal sistema senza regole delle cooperative logistiche che gestiscono migliaia di lavoratori che movimentano le merci dei padroni dei supermercati della grande distribuzione.

In questi giorni difficili, in cui i lavoratori hanno anche dovuto respingere le provocazioni degli autisti Italtrans ai cancelli del magazzino Kamila per attaccare i presidi, la lotta non è arretrata, ed è pronta a riprendere se nessun effettivo risultato viene dall'incontro odierno.

Ma c'è da dire che questa lotta non è facile anche perchè, nonostante gli appelli dello Slai cobas sc, non si realizza quell'unità necessaria tra le organizzazioni sindacali di base presenti, per avere un unica linea, un fronte compatto verso le controparti. 
In questa lotta la presenza dell'Usb nella Coop. New Utily è stata molto equivoca: accaparrarsi qualche lavoratore, già iscritto allo slai cobas sc ma non attivo nelle lotte, alimentando confusione e facendo leva su idee sbagliate presenti tra gli stessi lavoratori, per poi usare questa "presenza interna" per dividere il fronte dei lavoratori, con manovre sottobanco per strappare incontri e soluzioni per i propri iscritti.
Mentre da parte del Si.Cobas, pur con una volontà e a volte azioni unitarie dei rappresentanti locali, assistiamo ad una posizione in questa vertenza che non dice chiaramente che nessun licenziamento deve passare e che i posti di lavoro vanno difesi, ma apre la strada a soluzioni parziali e sbagliate, in contrasto con quanto richiedono i lavoratori in lotta: "...pagamento delle giornate perse e le garanzie occupazionali sia nello stesso impianto, sia di un eventuale trasferimento presso altro cantiere sito nella stessa provincia di Bergamo, ovvero la possibilità di accedere alla NASPI" - dando di fatto alle controparti sia padronali che istituzionali la possibilità di giocare su questa divisione di posizioni e obiettivi.

CHE SI AFFERMI NELLA LOTTA L'UNITA' E LA LINEA GIUSTA!

Alcune foto e servizi sul presidio di ieri...
















Clicca qui per sentire il servizio sul presidio, da Metro Regione di Radio Popolare Milano del 7/6 (dal minuto 01:00).






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