lunedì 5 giugno 2017

pc 5 giugno - Mentre la condizione dei migranti a Ventimiglia è sempre a rischio vita sulla strada, dilaga il vile razzismo istituzionale di porci che sono nei consigli

Migranti a piedi sull’autostrada al confine con la Francia

Imperia - L’autostrada A10 di Ventimiglia, vicino al confine francese, l’altra notte è stata interrotta per tre volte dopo la segnalazione della presenza di alcuni migranti sulla carreggiata. È avvenuto tra le 3 e le 6: ciascuna interruzione è durata circa un quarto d’ora. Come da protocollo, la centrale operativa dell’Autofiori aveva avvertito la polizia stradale ed era stata allertata anche la polizia di frontiera.
Ieri mattina, intorno alle 10.30, dopo una nuova segnalazione da parte di automobilisti in viaggio sull’autostrada dei Fiori (sempre tra la barriera di Ventimiglia e il confine di Stato con la Francia) è intervenuta la “safety car” della polizia stradale. Con il nuovo allarme per il transito di pedoni verso la Francia non si è resa necessaria una nuova chiusura, ma la polizia ha praticamente scortato le altre vetture incolonnate verso il confine a velocità ridotta per evitare incidenti. Inoltre, cartelli indicavano la possibile presenza di pedoni lungo l’autostrada e invitavano gli automobilisti a prestare particolare attenzione.
Non è la prima volta che i migranti tentano di espatriare all’altezza dell’autostrada, vicino alle gallerie, cercando un punto dove superare la rete. Dal momento in cui scatta l’allarme, quasi sempre i migranti riescono a disperdersi nella campagna prima di essere intercettati. Il fenomeno è in crescita in questi ultimi mesi. Purtroppo si è anche registrata la morte di due giovani mentre percorrevano l’arteria. I migranti sperano, passando a piedi, di evitare i controlli della viabilità ordinaria e di riuscire a raggiungere la Francia, e da qui altri Stati del Nord Europa. Ma il percorso in autostrada, senza protezioni, soprattutto nel buio, è molto pericoloso. Per questo la polizia è attenta: per evitare tragedie, se gli stranieri individuati vengono bloccati, sono «rispediti» nei centri d’accoglienza.

Agli stranieri «un forno gli darei», e la consigliera Pucciarelli inciampa sul “like”. E poi si scusa. 

La Spezia - La casa prima agli italiani, agli altri «un forno gli darei»: questo il commento che appariva sotto a un post pubblicato sulla pagina Facebook di Stefania Pucciarelli , consigliera regionale della Lega Nord in Liguria, secondo la quale l’assegnazione degli alloggi popolari alla Spezia è andata al 40% a cittadini stranieri.
La consigliera ha messo “mi piace” al commento, scatenando l’ira del collega Francesco Battistini (ex M5S), che ha riportato tutto sulla sua bacheca (sulla pagina della Pucciarelli, post e commento non compaiono più): «Chissà se il “forno” di cui parla questo soggetto è lo stesso di cui parrebbe si sia parlato in commissione dopo l’audizione dell’associazione dei Genitori di Omosessuali?»; il riferimento è alla vicenda che ha visto protagonista Giovanni De Paoli , un altro consigliere regionale del Carroccio.
«Oggi quel forno è pronto ad accogliere anche le “bestie straniere” (qui il riferimento è alla risposta del governatore Toti a un follower ) che accedono ai bandi di edilizia popolare o a sfrigolare con qualche falso povero? Il “mi piace” del consigliere Pucciarelli è comunque indicativo di un pensiero evidentemente condiviso ed estremamente pericoloso, una roba inaccettabile e da condannare».

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