mercoledì 28 giugno 2017

pc 28 giugno - Composad di Viadana - Lega Coop Dirigenti e capi, crumiri CGIL e polizia contro gli operai in lotta

Alla Viadana Facchini. La polizia usa i lacrimogeni. Operai feriti. 

Le cooperative Clo e 3L (appalto di gestione del reparto logistica Composad) hanno deciso, in accordo con Legacoop, di far uscire i propri lavoratori, non sussistendo le condizioni di sicurezza, e di non far entrare quelli del turno delle 14. A metà mattina, le forze dell’ordine hanno tentato di rimuovere il blocco esterno, per permettere l’ingresso dei mezzi pesanti, ma inutilmente. Nei tafferugli alcuni manifestanti sono rimasti contusi. Alle 17, i lavoratori diretti Composad e Gruppo Saviola, raccolti dall'azienda hanno raggiunto lo stabilimento in Gerbolina assieme al presidente Alessandro Saviola ed ai massimi dirigenti. Obiettivo, manifestare tutta la loro esasperazione: il 40% delle materie prime prodotte dal gruppo viene impiegato in Composad ed i blocchi alle merci e lo stop imposto alla produzione Composad mettono pertanto a rischio l’intero gruppo.

Viadana (Mantova). Scene d’altri tempi alla Composad
A quel punto, accade la cosa peggiore per ogni lavoratore e per chiunque lotti non solo per i propri, ma per i diritti di tutti: alcuni dipendenti diretti della Composad, guidati dal presidente del gruppo industriale, da dirigenti e capi-reparto, si sono schierati contro i loro colleghi in sciopero,  Tanto che la polizia è dovuta intervenire prima mettendosi in mezzo, poi lanciando addirittura alcuni lacrimogeni per disperdere la gente. Un capo-reparto (e in precedenza RSU di Cgil nella stessa azienda…), intervistato da un’emittente locale, ha dichiarato: “Se si blocca la produzione perdiamo fornitori e ordini e ci rimettiamo anche noi”. 

Poco dopo le 14 una decina di poliziotti in assetto anti-sommossa  ha cercato di liberare l’ingresso della fabbrica. C’è stato un corpo a corpo molto duro. Il primo di una serie culminata con lancio di lacrimogeni e una decima di feriti. Infatti dopo circa tre ore di relativa calma con qualche  grido di incoraggiamento verso i sette lavoratori saliti nottetempo sul tetto della  fabbrica per rendere ancora piu plateale la protesta, è arrivato il peggio di un pomeriggio di un giorno cani. L'avvisaglia che qualcos’altro di grave stava per succedere  si è avuta quando il blindato della Polizia si è spostato sull'altro lato della strada, bloccando anche con auto civili la direzione opposta. Era il segnale che stavano arrivando i lavoratori diretti della Composad: operai e impiegati con in testa il presidente del Gruppo Alessandro Saviola che avevano marciato da viale Lombardia fino alla sede di Composad, in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi Composad presi d'ostaggio dai manifestanti. Al grido di “legalità, legalità, hanno marciato sino a quando Polizia e Carabinieri hanno formato uno sbarramento umano. Intenzione dei lavoratori era quella di liberare il cancello sostituendosi  alle Forze dell’Ordine. 

Un paio di dirigenti Composad sono risusciti a passare, pur con gli occhi arrossati per l’acre fumo, arrivando al cancello per cercare di aprirlo ed entrare in casa propria, come hanno ripetuto sino a perdere la voce. Dall’interno altri dipendenti con le guardie giurate hanno formato un cordone umano pronti a scattare versi gli indiani che sono rimasti fermi, invitati alla calma dai tre rappresentanti dell’Adl Cobas. Il timore dei dirigenti, espresso al capo della Polizia, era che questi blocchi potessero ripetersi anche il mattino dopo esprimendo anche preoccupazione per ulteriori problemi durante la notte.
Tensione alla Composad, scontri: lancio di lacrimogeni
Alle 5 di mattina sette operai della cooperativa Viadana Facchini erano saliti sul tetto per protesta, primi scontri nel pomeriggio, poi corteo di lavoratori del Gruppo Saviola insieme agli imprenditori a sostegno dei dipendenti dell'azienda, celere in tenuta anti sommossa

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