domenica 18 giugno 2017

pc 18 giugno - FILIPPINE: Il presidente fascista DUTERTE dichiara la legge marziale al servizio dell'imperialismo USA

La legge marziale a Mindanao si inserisce nella strategia imperialista americana per il dominio in Asia e nel Pacifico
Comunicato Stampa
del NDFP - Fronte Democratico Nazionale delle Filippine-Mindanao
12 giugno 2017

La legge marziale di Duterte a Mindanao dimostra ulteriormente che la sbandierata "indipendenza" del paese è tutta una fantasia. Perché? Perché le basi su cui poggia Duterte per dichiarare la legge marziale a Mindanao si inseriscono nel sistema dell'imperialismo statunitense per rafforzare ulteriormente e mantenere l'egemonia militare, politica ed economica nel paese e nella regione dell'Asia-Pacifico.
Aumenta ulteriormente la strategia militare dell'Asia Pivot [Asia come asse centrale, ndt] per contrastare le misure aggressive adottate dalla Cina nell'affermare la sua supremazia politica ed economica in Asia, più precisamente nel Mar Cinese Meridionale. Oltre a stabilire strutture militari nelle isole Kagitian, la Cina, dopo la visita ufficiale di Duterte, si è impegnata a investire in progetti infrastrutturali multi-miliardari nel paese, come l'ambiziosa Mindanao Railway, la diga sul fiume Chico e altri progetti.

Con l'inclinazione di Duterte verso la Cina e persino la Russia, non è sorprendente per gli Stati Uniti fare una contromossa per affermare il suo dominio. Con i generali militari pro-USA, come
Lorenzana, Ano, Esperon, ecc. dietro Duterte, l'imperialismo statunitense è assicurato dalla fedeltà senza indugio del governo reazionario ai suoi interessi politici ed economici nella regione.
Quale ruolo svolge la legge marziale in questo? Innanzitutto, chiariamo. Il cosiddetto "assedio di Marawi" del gruppo terroristico Maute - l'atto di "ribellione" utilizzato come base dal governo di Duterte per dichiarare la legge marziale - era in realtà una risposta contro le massicce operazioni congiunte dell’AFP-PNP [esercito e polizia nazionale filippine] il 23 maggio 2017, per catturare il leader del terrorismo locale Isnilon Hapilon, che si dice sia legato all’ISIS e si nasconde nella zona. Pertanto, in verità, la dichiarazione della legge marziale a Mindanao è stata effettivamente basata su un contrattacco che l'AFP e PNP si sono procurati da soli.
E per giustificare queste operazioni, è bastato poco tempo dopo lo scontro iniziale tra truppe governative e Maute, affinché gli “scienziati” dell’AFP costruissero la falsità dell’"attacco del gruppo di Maute a Marawi City" e che “dietro a ciò ci fosse l'ISIS”. Intorno alle 10 di quella sera, il Pres. Duterte, che era in Russia, dichiarò la legge marziale.

Si noti che per rendere la legge marziale difendibile, Lorenzana, e gli altri, hanno dovuto spacciare la notizia che dietro a tutto questo vi era l’ISIS. Ma cos’è ISIS? L'ISIS (Stato islamico dell'Iraq e della Siria o Daesh in arabo) è un gruppo terroristico sviluppato, finanziato e armato dagli Stati Uniti per rovesciare regimi nei Paesi del Medio Oriente che non sono più alleati e contrastano con gli interessi imperialisti statunitensi, similmente a ciò che gli Stati Uniti hanno fatto in Libia.


Alla stessa maniera di come hanno usato prima il gruppo Abu Sayyaf, il collegamento "Maute-Hapilon-ISIS" è il lasciapassare utilizzato dai generali pro-USA di Duterte per giustificare l'utilizzo di poteri politici straordinari attraverso la legge marziale. In definitiva, ora possono imporre e rafforzare, senza alcun impedimento, politiche neoliberiste che favoriscano gli interessi commerciali delle classi dominanti locali e del loro padrone imperialista statunitense.
Le forze armate statunitensi hanno già confermato di partecipare direttamente alle operazioni AFP/PNP a Marawi City.
Poiché gli scontri nella città di Marawi diventano più violenti in questa terza settimana, civili innocenti, più di chiunque altro, stanno in un vicolo cieco in queste battaglie in corso. Migliaia sono stati costretti ad evacuare dalle loro case e soffrire senza alcun sostentamento in centri di evacuazione distanti e senza strutture, dove i bambini hanno fame e si ammalano subito. Gran parte degli aiuti destinati agli sfollati non arrivano sul posto perché le strade e le vie di passaggio sono fortemente controllate da AFP e dal PNP.
Mentre le popolazioni di Marawi City e Lanao del Sur soffrono sotto gli attacchi continui dell'AFP, il resto di Mindanao balla sotto la presa di ferro della Legge Marziale, che ha già sottomesso i contadini, i lavoratori, Lumad [villaggi indigeni, ndt] e altri settori con una chiara violazione dei Diritti umani fondamentali e delle libertà civili.
C'è un'atmosfera di paura e intimidazione a causa della legge marziale. Altri punti di controllo AFP/PNP sono dappertutto e sottopongono tutti i cittadini a rigorose perquisizioni, richiedendo che siano mostrati i documenti di riconoscimento, e se ciò non avviene, i loro nomi devono essere elencati in un registro apposito. L'AFP/PNP ha ammonito contro la messa in atto di proteste che loro ritengono anti-governative e minacciano arresti. La legge marziale sta richiedendo il suo prezzo contro la popolazione con crescenti casi di arresti senza garanzia, molestie, intimidazioni e omicidi extragiudiziali.
L'NDFP-Mindanao invita le popolazioni di Mindanao e l'intera nazione ad unirsi, chiedere al governo di Duterte di cessare le violazioni di questi diritti e di ritirare immediatamente la legge marziale.
Tutte le forze rivoluzionarie dell'isola, attraverso l'NDFP-Mindanao, si oppongono a tutte le forme di terrorismo che causano danni senza senso e indicibili alla vita e danni irreparabili ai mezzi di sostentamento di innumerevoli innocenti civili. I gruppi terroristici non servono in alcun modo gli interessi del popolo affinché questo si liberi dall’oppressione e dallo sfruttamento di una società semicoloniale e semifeudale. Servono, invece, gli interessi dell’imperialismo USA e la sua aggressione per il dominio globale contro i popoli in lotta nel mondo, che diventa un ostacolo per le aspirazioni rivoluzionarie del popolo filippino.
Perciò, il NDFP di Mindanao fa un urgente appello a tutte le forze rivoluzionarie e alla popolazione di Mindanao e del resto del paese a continuare a lottare contro il massacro della legge marziale poiché esso sottopone le persone di Mindanao ad una feroce repressione e fa il gioco della strategia onnicomprensiva dell’imperialismo USA per l’egemonia globale, che calpesta la sovranità nazionale e la vera indipendenza.
(sgd) Ka Joaquin Jacinto
Portavoce

NDFP-Mindanao

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