giovedì 15 giugno 2017

pc 15 giugno - SEMPLICE IGNORANZA DELLA COSTITUZIONE O VOLUTA OMISSIONE DI ATTI DI UFFICIO? IN AMBEDUE I CASI LA COSA E' GRAVISSIMA

Tocca vedere anche questo, nel panorama delle porcherie politiche in Italia: in una cittadina della provincia di Mantova, precisamente Sermide e Felonica, la Commissione elettorale ha dato il via libera alla presentazione della Lista dei Fasci italiani del lavoro.
Adesso i topi di fogna fascisti non hanno più bisogno di travestirsi da movimenti pseudo sociali: ora possono tranquillamente presentarsi per quello che sono, senza paura di essere respinti perché fuori legge, visto che, al comma uno della dodicesima norma finale del testo, la Carta costituzionale della Repubblica Italiana recita che «è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
Se ancora non bastasse questo ad impedire a certe formazioni di presentarsi, esiste anche la Legge 25 giugno 1993 numero 205, conosciuta con il nome del suo relatore, il senatore democristiano Nicola Mancino, che sancisce: «è vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».
Soggiunge inoltre: «chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell’assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni».
Pertanto a questi nipotini del Puzzone non solo va impedito di entrare nelle assemblee elettive, ma va comminata una sanzione penale la più alta tra quelle previste dal nostro ordinamento: lo stesso metro di giudizio, ovviamente, va adottato per coloro i quali, sedendo negli organi preposti a dare attuazione alle Leggi dello Stato borghese, non hanno mosso un dito per impedire questo  vero e proprio reato.
Bosio (Al), 14 giugno 2017
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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