sabato 29 aprile 2017

pc 29 aprile - "SOLIDARIETA' AI LAVORATORI LICENZIATI DI BRIGNANO... SUPERARE LA LOGICA DELLE FRAMMENTAZIONI NEL SINDACALISMO DI BASE - Altri interventi significativi dell'assemblea dei lavoratori della logistica del 9 aprile a Milano

Continuiamo a pubblicare alcuni degli interventi più significativi dell'assemblea realizzatasi a Milano sull'appello nazionale dello Slai cobas per il sindacato di classe, dopo gli 11 licenziamenti dei lavoratori della logistica di Brignano.  

LAV SI.COBAS POSTE MILANO - Ricostruire un’unità senza mettere cappelli, mi sembra semplice da condividere ma poi praticarlo diventa più difficile. Per cui secondo me ci dovrebbe essere un po’ un salto di qualità nel porre la questione, in effetti per unificare le lotte, dovremmo uscire dalle nostre tane.
Perchè da una parte ci sono i lavoratori come me o i lavoratori del pubblico impiego che continuano a discutere di come salvaguardare, difendere ancora qualche piccolo diritto, mentre ci sono i lav della logistica e in altri settori dove sicuramente vanno all’attacco, ecco noi dovremmo riuscire ad avvicinare questi due mondi.
Quindi la mia solidarietà non è solo una parola vuota ma cerco di praticarla e portarla nel mio sindacato dove ci sono lavoratori come voi però vedo che all’interno stesso del sindacato ci sono divisioni tra lavoratori italiani e quelli immigrati delle cooperative della logistica. Per l’unione c’è ancora molta strada da percorrere; forse è il momento di spingere un po’ più sull’accelleratore.

USI MILANO – La solidarietà ai compagni licenziati è importantissima ma va praticata. Occorre verificare quanta ricomposizione ci può essere nel sindacalismo di base perchè noi abbiamo tentato ma ognuno si è creduto più bravo dell'altro e ognuno a pensato al proprio orticello.
Il sindacato tradizionale dopo aver fatto tutti i danni, ha emarginato i lavoratori, perchè la loro visione del fare sindacato ritiene che è in un settore dove non conviene spendersi basta firmare il contratto di lavoro. L'hanno abbandonato ma non vogliono che intervenga nessuno, perchè il business che c'è dietro questo settore è così alto e così ampio che non vogliono interferenze. Quindi le coalizioni con le aziende che stanno facendo queste strutture è per rendere impenetrabile nel settore i sindacati di base che vogliono spendersi per i lavoratori; e quando ciò, invece, avviene la risposta delle cooperative sono anche morti o i licenziamenti politici.
Facciamo un parallelismo anche quando negli anni 70 entravamo nelle fabbriche metalmeccaniche scattava lo stesso meccanismo di criminalizzare le lotte, io sono stato licenziato 3 volte, non c'è nulla di nuovo sotto questo profilo ci sono settori che vengono marginalizzati.
Nel passato abbiamo tentato di mettere insieme pezzi del sindacalismo di base e di classe e scrivere un documento che in qualche modo potesse essere un tramite per superare le nostre vedute, ma la pochezza e la miseria politica, di rubarsi gli iscritti, il proliferare di sigle sindacali a conduzione familiare, ha impedito una ricomposizione nell'interesse della classe, mentre dove si concentra l'attacco padronale siamo divisi e frastagliati.
L'idea è di ribaltare quello che c'è stato fino ad oggi nel sindacalismo di classe antagonista e provare a fare sintesi e vedere se ci sono le condizioni per lavoro comune.

CCW MILANO/BERGAMO - Siamo un collettivo nato a napoli e ora presente in varie città che si occupa di lavoro nell'ottica di seguire le vertenze presenti sul territorio, dare solidarietà e risonanza nell'ottica di superare l'aspetto vertenziale di una singola lotta ma creare connessioni tra i lavoratori e una coscienza che non nasce solo dalla singola lotta ma dalla lotta per i diritti di tutta la classe lavoratrice, Cerchiamo di farlo con gli strumenti che abbiamo, blog, articoli, video, interviste.
Essendo presenti nei territori come Bergamo, nell'ottica di una organizzazione di iniziative, possiamo essere attivi. Quindi noi ci siamo nel dare solidarietà e costruire iniziative comuni.
Ci siamo anche perchè individuiamo il principale problema nella frammentarietà delle lotte ma anche dei soggetti che si impegnano nel sostenerle e aiutare i lavoratori ad organizzarsi.

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