venerdì 28 aprile 2017

pc 28 aprile - Nessuno scorda Tonino Miccichè


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Sabato 29 aprile nel quartiere della Falchera, che dagli anni settanta si contraddistingue a Torino per la sua battaglia per la lotta per la casa, si festeggerà il ricordo di Tonino Miccichè: militante di Lotta Continua, il “sindaco di Falchera”, ucciso a soli 25 anni da una guardia giurata fascista col pretesto
dell'occupazione di un garage. Militante attivo, simbolo dell'ondata di occupazioni che travolse la città sabauda in quegli anni, simbolo della lotta per una vita ed una casa degna portata avanti dai tanti migranti del sud, operai fiat disoccupati decisi a fare fronte alla carenza cronica di case grazie alla lotta, con occupazioni, picchetti e resistenze, una dura lotta vittoriosa che continua ad essere di esempio.
Falchera, una periferia pensata per escludere da Torino, uno dei quartieri simbolo dell'abbandono delle periferie. Un’esclusione che dagli anni ‘70 si trascina ai giorni nostri, dove circa un anno fa i “figli di Miccichè” ritornano ad occupare per necessità le case popolari lasciate in abbandono, resistendo ai tentativi di sgombero da parte delle forze dell’ordine, riportando per le strade e per i palazzi della Falchera la voglia di lottare per riconquistare i propri diritti.
Sabato grazie al comitato Figli di Miccichè, As.i.a.-USB, Lotta Continua, Rete dei Comunisti e Rifondazione Comunista si darà vita ad una giornata di commemorazione per Tonino Miccichè attraverso una mostra fotografica ed un concerto Hip Hop a cui sono invitati a suonare Rikom Carnera e Signor K.
La memoria storica rappresenta un elemento fondamentale per proseguire con forza nella lotta e mantenerla viva nei quartieri che ancora soffrono uno stato di abbandono e che concentrano le contraddizioni di una crisi che sempre più attanaglia le condizioni di vita della popolazione. La memoria di Tonino Miccichè, viva nei ricordi di tanti compagni che vissero quegli intensi anni di lotta, merita di essere ricordata e attualizzata ai nostri giorni. È proprio grazie alle dure battaglie di quegli anni, che molti cittadini oggi abitano di diritto all’interno di alloggi popolari, un bisogno di lottare che oggi più che mai torna attuale per resistere agli sfratti, per lottare per una casa, per lottare per una vita degna.

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