domenica 5 marzo 2017

pc 5 marzo - PD di Renzi peggio della peggiore DC - tesserati camorristi, n'dranghedisti, mafiosi alla Cuffaro... affaristi, lecchini e carrieristi.. Da qui nascono i numeri proclamati

una corrispondenza

GUERINI: . 400 MILA ADESIONI ALLA SUA CRICCA

I giovani democratici a Napoli '“I dieci euro non servono, ve li dà Michel”.


L’edizione telematica del Quotidiano Nazionale di martedì ventotto febbraio riporta un articolo, a firma Ettore Maria Colombo, dal titolo: «Renzi: torno a Firenze dai veri amici. “Pd più forte, avrà 400mila iscritti”».
A parte il fatto che chi scrive dubita fortemente che un personaggio come l’ex presidente del Consiglio dei ministri – a causa del suo carattere oggettivamente insopportabile – possa avere qualche vero amico, è la seconda parte di quanto appena citato a risultare particolarmente interessante.
Il dato è palesemente falso; infatti, se è corretto quanto scrive il Colombo, è lo stesso Lorenzo Guerini, vicesegretario ed evidentemente responsabile del tesseramento 2016, prorogato al 28 febbraio 2017, ad affermarlo: «la cifra si chiuderà tra 370 e 400 mila iscritti, compresi 20 mila Giovani democratici».
Questo significa che il numero complessivo dei tesserati alla cricca renzista non può essere più considerato reale; l’anno passato, infatti, erano ancora organici alla stessa alcuni scissionisti dell’ultima ora: non solo i non pochi dalemiani e bersaniani che ne stanno uscendo in queste ore, ma anche i fassiniani, intesi come i seguaci di Stefano Fassina.
Ma non è solo il mero dato ad essere discutibile: in primis, è una notizia il fatto che i Giovani Democratici – siano ancora in vita.
Simpatico, infine, il metodo di reclutamento che i sedicenti democratici utilizzano, almeno a Napoli: a renderlo noto pensano Anna Laura De Rosa e Alessio Gemma, sulla Repubblica online di mercoledì primo marzo, nel pezzo dal titolo: «Pd: Napoli, il caso delle tessere comprate».
Il catenaccio recita: «Offerte gratuitamente in un circolo nell’ultimo giorno utile per l’iscrizione, decine di cittadini in coda. “I dieci euro non servono, ve li dà Michel”. Coinvolte persone al centro dello scandalo delle primarie del 2011».
Qui ci troviamo di fronte ad un fatto ben più grave del semplice rigonfiamento del dato del tesseramento: qui siamo ai limiti del reato di “corruzione”; è chiaro che, chi paga la quota ai cittadini, purché essi si iscrivano, si aspetta poi che questi seguano i suoi “consigli” su come votare alle primarie.
Genova, 05 marzo 2017

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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