ILVA, Finmeccanica, Fincantieri: sono stati questi i principali capitoli di discussione del colloquio, durato circa 20 minuti, avvenuto ieri pomeriggio a palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e il leader della Fiom, Maurizio Landini. Secondo quanto ha ricostruito Radiocor, riferisce l’Ansa, l’incontro è nato dalla richiesta da parte dei segretari generali delle sigle metalmeccaniche di un incontro con il capo del Governo sui principali dossier industriali, in particolare su quelli che riguardano aziende partecipate dallo Stato. Gentiloni ha quindi invitato Landini per un incontro che dovrebbe essere propedeutico alla convocazione di Fim, Fiom e Uilm nella sede del Governo. L’inquilino di Palazzo Chigi ha voluto soprattutto ascoltare il punto di vista di Landini su vari dossier, in primis Ilva, Finmeccanica (a poche settimane dal nuovo giro di nomine nelle aziende pubbliche, che però non è stato argomento di discussione) e Fincantieri. In particolare, sul gruppo navale, a quanto si apprende, Landini ha manifestato a Gentiloni preoccupazione per l’attivismo francese di Fincantieri, a fronte di una mission non chiaramente definita nei cantieri italiani. Nel faccia a faccia, tutto sommato “una chiaccherata informale”, lo definiscono le fonti interpellate, in altre parole un giro d’orizzonte sulla politica industriale, non è stato toccato affatto il capitolo voucher e referendum, argomenti rispetto ai quali gli interlocutori del Governo sono eventualmente le confederazioni, non le singole categorie.