venerdì 3 marzo 2017

pc 3 marzo - Contro il G7 di Taormina, via il fascio-imperialista Trump... intervento di proletari comunisti all'assemblea di Palermo

Il nostro intervento all’assemblea, visti i tantissimi interventi e i tempi davvero stretti, è stato sintetizzato così:

“Questa che ci si presenta è una opportunità che tutti noi dobbiamo cogliere per denunciare l’imperialismo del G7… noi, come proletari comunisti, abbiamo fatto un nostro appello… ed è anche logico che ce ne siano degli altri… questi diversi appelli devono servire a raccogliere le forze per una grande e combattiva manifestazione, contro il concentrato di imperialismo che ci sarà il 26… l’imperialismo è guerra, sono due parole che sono una cosa sola… la crisi lunga dieci anni rende isterici gli imperialisti e questo isteria adesso ha la faccia di Trump (e Taormina sarà la sua prima uscita pubblica internazionale), ma proprio perché è stato detto nell’introduzione che il sistema imperialista è cambiato, la nostra non deve essere una risposta isterica, se cambiamenti ci sono stati bisogna studiarli, è necessario uno studio approfondito dell’imperialismo per conoscerlo a agire di conseguenza… vista l’enorme militarizzazione del territorio, qualcuno ha parlato di modi diversi di manifestare, di usare anche la fantasia, ebbene è giusto che ci sia fantasia e di modi se ne possono trovare, ma il problema principale è il lavoro intenso che bisogna fare per arrivare alla manifestazione, coinvolgere quanti più settori sociali come diceva il compagno all’inizio … la militarizzazione è già lì: ci sono 6.000 agenti a Taormina … e “avremo gli occhi del mondo addosso” come dicono alcuni politici locali… e questo vale anche per noi, avremo gli occhi del mondo addosso e si dovrà vedere, per questo bisogna lavorare molto tra le masse in questi tre mesi per arrivare alla manifestazione… per sintetizzare:
l’imperialismo (in crisi) produce effetti contro le masse,
bisogna individuare esattamente questi effetti e quali settori “sociali” reali vengono colpiti,
agire dentro questi settori per trarre le forze da portare contro il G7,
anche contro il proprio imperialismo che adesso ha la faccia di Gentiloni,

a Taormina bisogna esserci e deve essere una presenza forte!”

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