mercoledì 29 marzo 2017

pc 29 marzo - A VENTIMIGLIA VIGE IL REATO DI "SOLIDARIETA'" - una corrispondenza

Nei giorni scorsi, tre giovani francesi, dell’associazione “Roya Citoyenne”, sono stati denunciati a Ventimiglia per aver osato fornire da mangiare alle “persone in cammino”: una pratica espressamente vietata da un’ordinanza sindacale del 2015.
Interpellato sull'argomento, il primo cittadino del Comune dell'estremo ponente ligure - Enrico Ioculano, noto esponente del Partito Democristiano - persevera in quella che, anche se nascosta dietro una inesistente «questione igienico sanitaria», non può che essere vista come un'azione profondamente ingiusta, volta a favorire un settore della popolazione, rispetto ad un altro.
Qui, infatti, non è in discussione l’atteggimento del politicante, che può essere giudicato più o meno razzista a seconda di chi lo focalizza, ma il fatto che apertamente questo “signore” parteggia per un tipo di accoglienza – quella che, guarda il caso, fa capo a strutture legate alla chiesa cristiana cattolica apostolica romana – escludendone a priori altre.
Le strutture ecclesiastiche impegnate sul campo – la Caritas Diocesiana, la Croce Rossa Italiana, e la Chiesa dele Gianchette – hanno tutto l’interesse a mantenere il monopolio dell’accoglienza, perché così facendo possono gestire come meglio credono gli enormi introiti che affluiscono nelle loro casse, senza rischiare di essere soppiantati da un circuito solidale alternativo.
Insomma, a lorsignori fa comodo avere nelle proprie tasche i trentacinque Euro al giorno che vengono  loro consegnati per ogni “persona in cammino” di cui dovrebbero prendersi cura – nella realtà spesso nemmeno viene dato loro il misero pocket money di Euro 2,50 giornalieri di cui avrebbero diritto – e, con l’aiuto di amministratori compiacenti, si mettono al riparo da “sgradite sorprese”.
Genova, 29 marzo 2017

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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