mercoledì 29 marzo 2017

pc 29 marzo - "ORGANIZZIAMO UNA RISPOSTA UNITARIA CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE E DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI BASE DEI LAVORATORI" - La lettera dello Slai cobas sc

A TUTTI I SINDACATI DI BASE
A tutte le forze solidali con la lotta dei lavoratori della logistica

La repressione dei padroni delle cooperative della logistica, fatta di attacchi pesanti, di aggressioni ai presidi di lotta, con l'uso di squadrismo di capi, padroncini, manovalanza servile, fino all'uccisione mesi fa di un operaio egiziano, fatta di licenziamenti, di denunce, provocazioni, contro le necessarie e giuste lotte dei lavoratori della logistica contro il moderno schiavismo, sta diventando endemica, sempre più pesante, con polizia, prefettura, istituzioni che o contribuiscono alla repressione o col loro silenzio sono comunque complici.
Questa repressione ora punta ad attaccare direttamente l'organizzazione di base, di classe dei lavoratori, perchè senza sindacato di classe i lavoratori possano essere meglio supersfruttati, non riconosciuti i loro diritti fondamentali, divisi.

Questo è il significato principale dell'ultimo pesantissimo atto repressivo.
11 lavoratori, tra cui 4 delegati dello Slai cobas per il sindacato di classe dei magazzini Kamila di Brignano (BG) sono stati licenziati e tutto fa pensare che sono in arrivo altri licenziamenti.
Gli operai di Brignano hanno ripreso da mesi la lotta; il loro esempio, il loro coraggio, determinazione a non farsi piegare sono diventati anche un esempio e altre realtà di operai della zona si organizzano e scendono in lotta; la loro lotta ha costretto Asl, Dpl a fare accertamenti sulla sicurezza, sull'attacco alla salute, sulla violazione permanente di diritti contrattuali e legislativi.
E' tutto questo ora, con questi 11 licenziamenti, che si vuole fermare; tutto questo - insieme alle migliaia di iniziative, manifestazioni nella zona, denunce pubbliche, controinformazione nei supermercati, in cui dietro le merci c'è sudore, fatica, attacco alla salute, neo schiavismo - colpisce al cuore i padroni delle cooperative ed è una “spina nel fianco” non “domabile”.
Per questo ora si punta tagliare la “testa” di questa lotta, attaccare direttamente la sua organizzazione sindacale.

Questo attacco repressivo riguarda tutti, tutti i sindacati di base, tutte le organizzazioni costruite direttamente dai lavoratori. Siamo ad un fascismo padronal/statale che utilizza anche il ricatto dello status di immigrati dei lavoratori della logistica, per ricattarli, piegarli, dividerli.

ED E' PROPRIO LA DIVISIONE CHE DOBBIAMO IMPEDIRE!
La realtà dei lavoratori della logistica così vasta, così importante, così centrale oggi nella lotta di classe, non si può pensare di affrontarla ogni realtà per proprio conto.
Ci sono momenti, come questi, in cui la migliore risposta è l'unità di tutte le forze del sindacalismo di base, di classe; questo mette in difficoltà padroni e Istituzioni e incoraggia e fa sentire più forti gli operai.

I lavoratori della logistica dello Slai cobas per il sindacato di classe sono stati sempre presenti in passato nei momenti in cui altri lavoratori, altri sindacati di base venivano attaccati, perchè come hanno sempre detto i lavoratori di Bergamo: Se colpiscono uno, colpiscono tutti!

Chiediamo che ogni realtà dei lavoratori, ogni organizzazione sindacale veda come proprio questo pesante attacco che sta avvenendo verso i lavoratori di Kamila, non li lascino soli, E SI RISPONDA TUTTI INSIEME!
Lo stesso chiediamo a tutte le realtà sociali, il cui sostegno alla lotta è sempre importante.

PER QUESTO INVITIAMO PER DOMENICA 9 APRILE ORE 9,30 A MILANO PRESSO IL CS TRANSITI tutti i sindacati di base e le forze solidali PER ORGANIZZARE INSIEME UNA RISPOSTA UNITARIA ALLA REPRESSIONE contro i lavoratori della logistica.
29.3.17

SLAI COBAS per il sindacato di classe - coordinamento nazionale
SLAI COBAS SC - Bergamo

per info- contatti: slaicobasta@gmail.com – T/F 0994792086 – 3475301704

BG sindacatodiclasse@gmail.com – 3355244902 - 3407226074 

Nessun commento:

Posta un commento