mercoledì 22 marzo 2017

pc 22 marzo - CONTRO L'OSCENA SENTENZA DI TORINO: “SE NON URLI NON SEI STATA VIOLENTATA...” - Da Tavolo 4

Il Movimento femminista proletario rivoluzionario denuncia con forza la oscena e sessista sentenza del Tribunale di Torino che ha assolto un uomo accusato di violenza sessuale verso una sua collega lavoratrice, perchè “il fatto non sussiste”. “Non sussiste” perchè la donna non ha urlato e ha detto solo “basta”, “non sussiste” perchè si è bloccata, “non sussiste” perchè ha detto “solo” di aver provato “disgusto”; “non sussiste” perchè le sue reazioni non rientrerebbero nei canoni dei giudici, perchè ha cercato “solo” che quell'orrore finisse al più presto, ecc.
E ora quella donna da vittima, non solo di una violenza ma di ripetuti abusi, molestie sessuali da parte dell'uomo, si trova incriminata per “calunnia”.

L'Mfpr da tutta la sua solidarietà alla donna, e fa appello a dare solidarietà pubblica, a denunciare questa ennesima vergognosa sentenza e attacco alle donne (dopo troppe altre, ricordiamo quella dei jeans troppo stretti). Vogliamo sostenere la donna perchè, con ancora più coraggio, vada avanti nella sua battaglia, in cui non deve essere sola!
Vogliamo che il giudice che ha emesso questa sentenza sia cacciato.
Dopo lo sciopero delle donne dell'8 marzo: mai più come prima!

Ma questa sentenza conferma che la violenza sessuale è strutturale in questo sistema sociale, che esiste un humus, delle aberranti concezioni contro le donne, che danno per normale una “certa violenza degli uomini verso le donne”. Queste “leggi”, i “valori” borghesi sono quelli che prevalentemente albergano anche nei Tribunali. In questa sentenza, infatti, ha pesato il fatto che la sentenza “avrebbe rovinato la vita famigliare e lavorativa dell'uomo”; la famiglia di questo squallido individuo vale più della vita di una donna, come il lavoro dell'uomo vale più della vita lavorativa precaria della donna, che ora, è facile immaginarlo, diventerà ancora più precaria.

Questo mostra che è l'intero sistema sociale borghese che opprime e odia le donne e che, quindi, è l'intero sistema borghese che deve essere rovesciato, con una lotta dura delle donne, una rivoluzione quanto più “tremenda” possibile, soprattutto da parte delle donne per spazzare via lo “schifo senza fine di questo sistema”.

MFPR
22.3.17

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