sabato 18 marzo 2017

pc 18 marzo - Morti per amianto alla Breda: "Sapevano di mettere a rischio la salute dei lavoratori ma se ne sono infischiati" chieste "condanne" da 2 a 4 anni e 8 mesi. Che giustizia è questa? L'UNICA GIUSTIZIA E' PROLETARIA

Milano, operai morti per amianto alla Breda: chiesta la condanna di otto ex manager

L'area della Breda Ansaldo in viale Sarca 
Durissime la parole del pm: "Sapevano di mettere a rischio la salute dei lavoratori ma se ne sono infischiati". L'accusa chiede pene fino a quattro anni e undici mesi

17 marzo 2017
Il pm di Milano Nicola Balice ha chiesto che vengano condannati, con pene da due anni a quattro anni e undici mesi di reclusione, gli otto ex amministratori della Breda Termomeccanica-Ansaldo, accusati di omicidio colposo per la morte di una decina di operai causata, secondo l'accusa, dall' esposizione all'amianto nello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni '70 e il 1985.
Nella sua lunga requisitoria, che ha richiesto tre udienze, il pm ha parlato di condotte "gravemente colpose" da parte degli imputati, che "sapevano di mettere a rischio i lavoratori" e che "se ne sono infischiati fino al 1985" delle norme sull'amianto. "La Corte che dovrà riflettere molto prima di emettere una sentenza di condanna, pensi attentamente anche alle vittime dell' amianto", ha detto rivolgendosi al collegio della nona sezione penale, Laura Mara, avvocato di Medicina Democratica, Aiea e del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, associazioni parti civili nel processo. 

comunicato:

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio  

Morti per amianto alla BredaTermomeccanica /Ansaldo
Il PM chiede condanne dai 2 ai 4 anni e 11mesi per 8 manager
  Al termine della sua requisitoria durata tre udienze, il PM Nicola Balice - davanti al giudice dott. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale di Milano ha formulato la richiesta di condanna contro 8 dirigenti della BredaTermomeccanica/Ansaldo/Finmeccanica di
Milano, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori.

  Il PM ha chiesto la reclusione di 4 anni e 11 mesi per Leonardi Sebastiano, 4 anni e sei mesi per Cenzato Lorenzo, 4 anni per Clavarino Giò Batta e Gambardella Giovanni, 3 anni e otto mesi per Bracco Giuseppe, Fabiani Fabiano e Massone Giorgio, 2 anni per Schmid Enrico   In questa causa Breda/Ansaldo/Finmeccanica hanno già risarcito i famigliari che si erano costitute facendogli uscire dal processo. Dopo il PM hanno preso la parola, i legali delle parti civili. Primo a parlare l’avv. dell’INAIL che con un breve intervento di pochi minuti, ha chiesto come risarcimento per le spese sostenute per curare i lavoratori malati, poi deceduti, 1 milione 661mila euro e una provvisionale di 830mila euro.
E’ poi intervenuta l’avv Laura Mara che rappresenta oltre ad alcuni famigliari dei morti anche le associazioni, Medicina Democratica e l’Associazione Italiana Esposti Amianto e il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio. Nel suo preciso, lungo e articolato intervento l’avv Mara ha criticato le tesi dei consulenti della Breda e alcune sentenze sfavorevoli ai lavoratori, inoltre ha quantificato le richieste risarcitorie, i danni patrimoniali e non patrimoniali per le associazioni Medicina Democratica (250mila euro) e l’Associazione Italiana Esposti Amianto (210mila euro)   Per il nostro Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio (come sempre presente a tutte le udienze) - da sempre contro la monetizzazione della salute e della vita umana, l’avv Mara, come concordato con noi, ha chiesto al giudice che “il risarcimento per le spese sostenute sia quantificato dal Tribunale secondo giustizia”. Affermando che in ogni caso l’eventuale “risarcimento sarà impiegato con specifico vincolo alla tutela e alla promozione del diritto alla salute, al conseguimento della salubrità dell’ambiente, nonché all’ informazione ed alla formazione delle professionalità all’interno ed all’esterno dei luoghi di lavoro”. Inoltre il nostro Comitato ha chiesto unitamente alle altre due associazioni rappresentate dall’Avv. Mara che, in caso di condanna, il Tribunale ordini “la pubblicazione della sentenza, per estratto, a spese degli imputati e responsabili civili (Breda/Ansaldo e Finmeccanica) per due volte sui quotidiani diffusione nazionale, nonché regionale”. Il processo continuerà il 20 aprile con le arringhe degli avvocati delle altre due parti civili, Fiom CGIL e Regione Lombardia e responsabili civili (Breda/Ansaldo Energia S.p.A. e Finmeccanica S.p.A.).  
Il 5 e 15 giugno la parola passerà alle difese degli imputati.   

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