giovedì 9 febbraio 2017

pc 9 febbraio - Nei tribunali italiani si legittima il razzismo fascio/nazi ultrà

Sentenza choc: com’è sportivo cantare “giallorosso ebreo” allo stadio
Assolti due ultrà della Lazio. Secondo il giudice non sarebbero razzisti ma solo sportivi. Molto sportivi

una scritta sportivissima su un muro di Roma
«Giallorosso ebreo» non ha nulla a che fare con l’odio razziale, ma con lo sport. E’ questo quanto emerso dalla sentenza di assoluzione per due ultrà laziali, Fabrizio Pomponi e Alessandro Pasquazzi, rei secondo l’accusa di aver propagandato odio razziale durante la partita Lazio – Catania giocatasi nel 2013. La sentenza è giunta tre anni e mezzo dopo che i due erano stati pizzicati dalle telecamere puntate sulla curva nord biancoceleste ad intonare il coro incriminato. Secondo il giudice che ha espresso la sentenza la locuzione “Giallorosso ebreo” riferito ai sostenitori della Roma, era una espressione «confinabile nell’ambito di una rivalità di tipo sportivo». «Mera derisione sportiva» si legge in un altro passaggio, in cui si fa menzione all’intento denigratorio collegabile ai concetti di razza, etnia o religione, ma comunque «non costituente alcun pericolo di diffusione di alcuna idea di odio razziale

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