sabato 14 gennaio 2017

pc 14 gennaio - Intervista a Varavara Rao sull'attacco in Malkangiri - Verso la la giornata internazionale di solidarietà del 28 gennaio

A fine ottobre 2016, nel profondo della foresta dei Ghati orientali, lungo quello che viene chiamato AOB, confine Andhra-Odisha, ha avuto luogo una delle più sanguinose operazioni di polizia contro la sinistra armata indiani, i militanti del proscritto Partito Comunista dell'India (Maoista).
Ancora una volta, si passa al vaglio la genuinità dei rapporti sullo "scontro", la sua tempistica e l’azione dei governi degli stati coinvolti in questa operazione pianificata di annientamento realizzata dalle forze di polizia di Andhra Pradesh, Odisha, Chhattisgarh, e del governo centrale.
Come è stato spesso il caso, anche questa volta diversi civili dei villaggi tribali sono stati vittime innocenti. Il celebre scrittore, poeta e ideologo di sinistra Varavara Rao ha parlato a Frontline
dell’incidente e delle questioni ad esso connesse.

La polizia sostiene che si è trattato di un vero e proprio scontro, con fuoco da entrambe le parti. Affermano che quando hanno raggiunto il posto, vi hanno trovato maoisti armati che hanno aperto il fuoco. A quanto dicono, le gravi mutilazioni ritrovate sui corpi dei maoisti uccisi non sono segni di tortura, ma di ferite riportate nel corso del combattimento.
È stata un’imboscata della polizia. Informazioni affidabili in proposito si trovano sul sito web di The Hindu e nella dichiarazione di Jagabandhu [membro del Comitato AOB speciale zonale del PCI(M)]. Sul sito web di The Hindu, l'ufficiale di polizia al comando delle operazioni afferma di aver raggiunto l’area tre giorni prima, che hanno strisciato su per i pendii, nuotato attraverso il ruscello ... un racconto piuttosto avventuroso. L'ufficiale conferma che hanno sparato per primi. Una sentinella [maoista] è accorsa. Avrebbe dovuto ricevere il cambio alle 6:00, ma questo non è arrivato arrivato in tempo. La sentinella è stata colpita, è stata la prima vittima della polizia. Questo conferma la stessa dichiarazione dell’ufficiale di polizia.

La sentinella ha gridato "la polizia, la polizia" per avvisare gli altri. Il comandante Prabhakar si è precipitato sul posto. Dopo aver ucciso la sentinella, la polizia ha avanzato e anche Prabhakar è stato ucciso. I 18 combattenti che erano sul posto hanno preso posizione e risposto al fuoco ma subito si sono resi conto che era un’imboscata della polizia.
Uno dei Greyhound [corpo speciale] è stato ferito ed è poi morto. In totale, secondo fonti ufficiali, sarebbero quattro o cinque i Greyhound feriti. Si trovavano in posizione vantaggiosa. Quando la polizia sparava tanti rimanevano uccisi, mentre il fuoco dei maoisti ha solo ferito qualche poliziotto.
Gli effettivi di polizia feriti sono stati aerotrasportati a Visakhapatnam, ma non i maoisti. Questo dimostra le intenzioni della polizia, e nel Codice penale indiano, l'intenzione è molto rilevante.
Sono stati portati tre assalti a fuoco. Nel secondo assalto sono stati sparati centinaia di proiettili e provocati diverse morti. Al termine del terzo assalto, portato dalle alture verso la radura, tutti i 18 maoisti erano stati uccisi. Questa è la dichiarazione di Jagabandhu, che denuncia, inoltre, che otto adivasi disarmati sono stati catturati, torturati e uccisi. Erano tra le di 60 a 70 persone riunitesi lì. Non partecipavano a una plenaria. Erano abitanti dei villaggi circostanti del Malkangiri. Sono tutti fuggiti per salvarsi, nove sono rimasti feriti e in seguito catturati, torturati e assassinati.

Come mai la polizia è stata tanto efficace questa volta? Negano di aver usato intelligence sofisticata, ricognizioni satellitari e intercettazioni radio. Dicono di essersi basati su informazioni ricevute dalla popolazione locale, da intelligence sul campo.
No, non erano informazioni ricevute da gente del luogo. Questa ha mantenuto il segreto. Hanno usato un ex dirigente maoista per avere informazioni. Hanno usato come esche il figlio, un ragazzino che va scuola, e la suocera. La mattina del 23 ottobre sono arrivati nei pressi del villaggio Ramguda. Lì la mattina successiva doveva tenersi una riunione di quadri maoisti. La donna e suo nipote avevano attraversato la riserva di Balimala per trasmettere le informazioni. L'ex maoista ha raggiunto il posto. È stato visto sul poggio con alcuni GreyHounds. Il 23 sera i maoisti avevano avvistato delle luci sulle alture, ma non vi hanno dato peso. È stato un errore militare, ammettono ora. La popolazione ha cercato di avvisare il partito della presenza della polizia, ma chi ci ha provato è stato arrestato. Tutti i villaggi della zona sono stati circondati e a nessuno è stato permesso di uscire. Alcuni sono stati torturati e uccisi.

Si sanno altri dettagli su questo ex membro del partito?
Potrebbe essere un membro della milizia della zona, un adivasi. Per questo dico che il sovrintendente di polizia di Malkangiri non era in grado di ottenere informazioni e per questo considero il sito web di The Hindu, che cita un alto ufficiale che ha preso parte dell'operazione anti-maoista. Potrebbero esserci stati anche agenti dei servizi speciali di informazione [SIB] della polizia dell’Andhra Pradesh. Forse non vogliono rivelare esattamente quel che sanno. Ma il direttore generale della polizia di Nanduri, Sambasiva Rao, ha dichiarato che avevano informazioni specifiche su dove si trovavano i maoisti e che è stata un’operazione congiunta. Perciò credo sia stata opera del SIB dell’Andra Pradesh. E The Hindu ha citato il funzionario di polizia che ha detto di aver usato il GPS. Come fa a la polizia a dire che questa non è intelligence sofisticata? Basti vedere che hanno dichiarato che c'era un plenum, e che certamente hanno usato elicotteri, questi particolari non sono molto frequenti.

Perché un attacco del genere?
Da tempo la polizia si è fatta aggressiva e cerca spesso di realizzare operazioni del genere. Il motivo di questa come delle altre operazioni è che il governo di Andhra Pradesh vuole aggressivamente proseguire l’estrazione di bauxite. È sempre stata la loro intenzione, ma ora le cose si muovono a un ritmo accelerato. Il primo ministro Narendra Modi ha visitato il Giappone e firmato un trattati per la fornitura di uranio. Come sapete, intendono costruire una centrale in Kovvada, Andhra Pradesh, dove il movimento maoista è forte.

Kovvada, sulla costa del distretto Srikakulam, dove è stato proposta la costruzione di un mega-impianto nucleare?
Sì, l’estrazione della bauxite è solo un aspetto, una lotta in corso, ma accanto a questa ora vi è la proposta di un corridoio costiero (sviluppo dei porti). La riunione maoista in Malkangiri doveva discutere l'attuazione della redistribuzione delle terre e gli ultimi sviluppi. Da quando Uday [Gajarla Ravi, veterano del partito maoista in Telangana con oltre vent’anni di esperienza nell'organizzazione sotto diversi pseudonimi: Uday, Ganesh e Anand] ha assunto la responsabilità dell’AOB, oltre al fermo dell’estrazione della bauxite, i locali hanno iniziato a rivendicare i loro diritti sulle terre delle piantagioni di caffè. In queste zone il partito sta occupando le terre e le redistribuisce. Dopo l’arrivo di Uday, in alcuni villaggi si sono formati comitati rivoluzionari provinciali. Per questo la polizia si accanisce sui maoisti. Per questo la polizia ha gridato “Ravi samrajyam inno aindhe”, il governo di Ravi è finito.

Stai dicendo che l’operazione ha a che fare con l’estrazione di bauxite?
In generale è un conflitto tra due modelli di sviluppo. Ecco perché dico che non si tratta dello scontro di un giorno tra polizia e maoisti. Non è in discussione fino a che punto la polizia si assuma le sue responsabilità o proclami la sua vittoria. Per le loro operazioni il rispetto della legge è irrilevante. Le loro operazioni rispondono alla volontà dello Stato, non all'interesse degli Adivasi. Dall’altra parte, quali che siano gli errori commessi dai maoisti, questi sono nell'interesse degli Adivasi.
Diciamo pure che l'attuale governo sia rappresentante del popolo, ma quando ha di fronte gli Adivasi, il suo interesse è attuare il programma di sviluppo della Banca Mondiale. L’approccio dei maoisti è l'opposto. È un programma di sviluppo contro la Banca Mondiale. Questo è il vero conflitto.

Ma l’incidente ha avuto luogo dopo che il governo di Chandrababu Naidu in Andhra Pradesh ha messo in mora la disposizione del governo centrale di concessione di permessi per l'estrazione di bauxite nelle aree tribali. Qual è la connessione tra questa questione e le operazioni in corso?
La moratoria è stata una misura temporanea adottata per placare le comunità tribali quando il movimento era all’apice. Ma credete davvero che un accordo siglato dal governo, specie con un altro paese, possa essere messo in "mora" o ritirato? Samo stati a Goplapatnam, nei pressi di Visakhapatnam, dove, dopo una lunga lotta, l'estrazione di bauxite è stata fermata. Ma quando ci siamo tornati, tutta operazione era di nuovo in marcia. La cosiddetta moratoria è una tattica per fermare i movimenti popolari. Chi vive nelle zone in cui sono stati proposti questi progetti, non lo dimentica. Il governo usa queste tattiche per mostrare una parvenza di compromesso, mentre i lavori continuano in segreto. È come il progetto Polavaram. Quando mai si è fermata l'opera? Non è mai successo.
Da quanto ho visto durante il mio viaggio nella regione, è evidente che il versante Odisha dell’AOB è visibilmente più povero. Non c'è nemmeno una parvenza di attività del Progetto Nazionale Mahatma Gandhi di Garanzia dell'Occupazione Rurale. Nella regione funzionano pochissime scuole pubbliche e mancano strutture sanitarie di base. Sul versante Andhra, queste ci sono. Il governo sostiene che è colpa della presenza di maoisti.
Haragopal [un importante attivista per i diritti umani] ed io abbiamo incontrato Naveen Patnaik [primo ministro dell'Odisha nel 2011]. Lo abbiamo incontrato e discusso con lui per oltre due ore e mezza. Accadde al tempo del sequestro di Vineel Krishna [Autorità di Raccordo del Malkangiri]. Quando la vicenda fu conclusa, e i prigionieri Adivasi non furono rilasciati, incontrammo ancora il Primo Ministro. Sottolineammo ancora una volta che in Odisha gli Adivasi formano il 22% della popolazione e lo stato ha più ricchezze forestale rispetto all’Andhra Pradesh. Perchè, allora, i progetti governativi e i programmi di assistenza sociale non sono orientati verso adivasi, come prevede la tua stessa legge - il Regolamento del 1956? [il Regolamento deriva dalla disposizione costituzionale che vieta e regolamenta i trasferimenti di terra tribale al di fuori delle comunità e al suo interno]
Invece che applicare queste norme, gli adivasi sono perseguitati con l’UAPA [legge di prevenzione delle attività illegali] mentre nella zona Narayanpatnam il partito sta attuando questi programmi. Migliaia di militanti del partito sono messi in carcere. Durante il sequestro, nel 2011, 800 tribali furono incarcerati.
, data la forza del movimento naxalita, la polizia e gli apparati dello Stato si sono fatto furbi, e qualcosa è stato fatto per accontentare le comunità tribali e mostrare una parvenza di benessere. Ma in Odisha sono lasciate alla negligenza.

Stai dicendo che in Andhra Pradesh la forza del movimento maoista ha messo in scacco lo Stato e lo ha portato a una maggiore responsabilità? Di certo, come hai già detto, anche il fermo dell’estrazione di bauxite è frutto della pressione del partito sul governo. Quando parli dicotomia di sviluppo, contro chi è per il tipo di sviluppo della Banca Mondiale, ti si potrebbe domandare: come si può fare a meno di sfruttare le risorse naturali? Lo si pfare in modo controllato, in modo che il degrado ambientale sia minimizzato e possa essere utile anche per gli Adivasi e le comunità che vivono intorno a questi progetti?
[Ride] Questo è parte della lunga storia di lotte degli Adivasi per il controllo sulle loro risorse naturali. Dobbiamo capire una cosa: le comunità tribali preservano le nostre risorse naturali. Non sfruttano le risorse naturali. Le loro esigenze sono minime. Non intervengono violentemente sulle foreste. Da loro i progetti del governo sono intesi come tentativi di deportarli.

Allora come vorreste tentare di affrontare questa dicotomia di modello di sviluppo, se così possiamo chiamarla?
Non c'è dicotomia. C’è solo la rivendicazione degli Adivasi delle terre che abitano, ci sono i Programmo Quinto e Sesto della Costituzione che garantiscono loro il diritto al “Jal, jungle, Zameen” [acqua, foreste e terre]. Tutto quello che chiedono è la realizzazione del Gram Sabha, che questi progetti di sviluppo vengano loro sottoposti e che si lasci decidere loro. Non dicono neanche che tutte la ricchezze naturale devono appartenere a loro. Sono disposti a condividerle ma senza danneggiare il diritto fondamentale alla vita e alla dignità delle loro comunità e senza disastri ambientali. Sono disponibili a discuterne.

In altre parole, senza alcun ostacolo ai loro mezzi di sostentamento e stile di vita.
Sì. Perciò occorre intraprendere progetti più ristretti, medio-piccoli. Ci sono tanti altri modi di sviluppo. I governi, in particolare quello di Chandrababu Naidu in Andhra Pradesh, guardano qualsiasi opposizione ai loro programmi di sviluppo come un problema di ordine pubblico.
Entrambi i governi di Andhra Pradesh e Telangana sostengono che le attività Naxalite si sono già notevolmente ridotte. Dicono che il partito maoista è in ritirata in entrambi gli Stati.
L’attacco stesso però dimostra che il governo riconosce la loro presenza. A quanto sembra, sono stati fatti preparativi meticolosi per ucciderli. Hanno richiesto l'assistenza del governo centrale per più truppe, più strade da costruire nella regione per il loro movimento, ulteriori fondi per le operazioni anti-Naxalite. Tutto il resto è solo tutto una facciata pubblica.

L’operazione del 24 ottobre è stata un colpo mortale per partito maoista?
In nessun modo può essere un colpo mortale, ma è certamente una perdita. Perdere anche un solo membro di partito è una perdita. In questo caso si sono persi membri del comitato di divisione, del comitato di zona, ovviamente è stata una grave perdita.
Ma il partito è abituato a queste perdite ed è anche noto per ricomporsi rapidamente e andare avanti.
È così. Questo tipo di incidenti sono parte integrante della vita di partito. Abbiamo già visto alti dirigenti catturati e uccisi. Sono perdite che capitano in un movimento rivoluzionario.
Spesso si solleva la questione che nel 2004 i maoisti hanno perso l'opportunità di unirsi sistema, quando si svolsero i colloqui di pace tra i Naxaliti e il governo Pradesh di Y.S. Rajasekhara Reddy.
Allora, naturalmente, i maoisti non andarono ai colloqui per cambiare la loro strategia o tattica. Il partito ha sempre sostenuto che non rifiuta l'idea di colloqui, ma che ciò non significa rinunciare a combattere. Per tutti i 20 anni che è durata la guerra in Vietnam, a Parigi si sono tenuti colloqui. Dunque, i colloqui sono parte della tattica del partito. In secondo luogo, allora il popolo voleva i colloqui. Come dirà poi Chandrababu Naidu, sono stati un referendum sui programmi della Banca Mondiale, su come considerare il movimento maoista, se solo come un problema di ordine pubblico o come un problema socio-economico, e c'era la questione Telangana. Appena salito al potere, a fine anni 90, Chandrababu Naidu aveva dichiarato che avrebbe applicato con determinazione il programma della Banca Mondiale e aveva chiaramente definito la lotta maoista un problema di ordine pubblico. Disse che lo avrebbe schiacciato. In realtà, quello fu uno dei momenti più alti del movimento. Qualsiasi partito, tranne quello di Chandrababu Naidu, lo avrebbe riconosciuto come un problema socio-economico. Naturalmente, noi lo vediamo come una soluzione. E, a proposito del referendum, Chandrababu Naidu lo ha perso.

Il partito potrà mai entrare in una democrazia parlamentare?
No. Noi non consideriamo il sistema dell’India come una vera espressione di democrazia parlamentare. Specie da quando Narendra Modi è salito al potere, definiamo questa fase storica fascismo hindutva. Del resto, tranne che in Inghilterra durante il periodo della rivoluzione industriale, non c'è mai stata al mondo una democrazia parlamentare che abbia rispettato lo stato di diritto. In Francia, dopo la Rivoluzione Francese, ci fu la democrazia borghese. Da quando il capitalismo ha raggiunto lo stadio supremo dell'imperialismo, non si può avere la democrazia parlamentare, in particolare in un paese del Terzo Mondo come l'India. Il mero svolgimento di elezioni non è democrazia parlamentare. Democrazia parlamentare significa stato di diritto e diritti fondamentali. Tutti questi sono nella nostra Costituzione, ci sono principi di indirizzo della politica dello Stato, c'è un Preambolo. Non vi chiediamo di attuare il programma maoista, né che accettiate la nostra visione del mondo, né che ci cediate volontariamente il potere; stiamo solo chiedendo che rispettiate la Costituzione su cui avete prestato giuramento.
I Greyhounds non sono responsabili verso il Parlamento. Il loro bilancio non è sottoposto ad approvazione. Non usano targhe speciali per i loro veicoli. Non indossano uniformi, non usano veicoli ufficiali. Non sono responsabili verso nessuno, nemmeno verso la stessa struttura di polizia dello Stato. Rispondono direttamente e solo al Primo Ministro. Come chiamare tutto ciò stato di diritto? Di quale diritto?

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