venerdì 4 novembre 2016

pc 4 novembre - La battaglia degli studenti di Bologna è e deve essere la battaglia di tutto il movimento studentesco a livello nazionale

  • da infoaut
mensa3 copyNuova giornata di lotta in zona universitaria a Bologna, contro la mensa più cara d'Italia e la vergognosa gestione militare della Questura della vertenza studentesca che da più di due anni va avanti in città.
Anche oggi, nella totale assenza di presa di parola politica da parte dell'Università, ad andare in scena è stata una nuova violentissima giornata di cariche contro gli studenti e le studentesse, con annesso inseguimento per le strade limitrofe a piazza Puntoni fino in via Irnerio.
Cariche e inseguimenti che non hanno impedito che la partecipazione fosse alta, come e più delle giornate di lotta della settimana scorsa, con gli studenti che continuano a chiedere una contrattazione vera di fronte al silenzio di Università, Ergo e Elior, la società che gestisce la mensa, facendo quotidianamente milioni di euro di profitto sulla testa degli iscritti all'Alma Mater.



Sette i fermi effettuati, con cinque compagni successivamente tradotti in arresto e due invece liberati; il resto dei manifestanti, diverse centinaia di persone che in tutto hanno subito tre violente cariche, effettuate anche nei confronti di chi rimaneva a terra, si è poi ricompattato e ha raggiunto unito piazza Scaravilli, in prossimità della sede del Rettorato.

Immediatamente tanti e tante si sono iniziati a radunare per chiedere ad alta voce la liberazione dei compagni ancora nelle grinfie della Questura, segnalando le responsabilità politiche dell'ateneo; dopo una veloce assemblea si è consumato un pranzo offerto dalla rete Eat The Rich, anche in questo caso solidale con la lotta in corso.

Il dato politico da sottolineare è ancora una volta l'incredibile prova di forza della celere, la quale è ormai l'unico attore politico rimasto in città e che si abbatte, nel silenzio complice delle istituzioni, su legittime lotte studentesche sul terreno del welfare! mensa5

Tace completamente un'amministrazione universitaria che sembra vivere su un altro pianeta, per non parlare delle istituzioni politiche cittadine che ormai hanno delegato alla Questura l'unica e ultima voce in qualsiasi caso emergano tensioni sociali. Rimane in città ad occuparsi delle questioni dell'impoverimento e dei diritti solamente chi si oppone alla situazione attuale come gli studenti e le studentesse scese in piazza oggi con grande determinazione!

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