martedì 4 ottobre 2016

pc 4 ottobre - Pizzarotti, un grillino razzista peggio dei grillini

....Alla fine di agosto anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti ora ex Movimento 5 Stelle si è allineato, nella sua politica contro gli immigrati, alle posizioni leghiste: ha infatti stabilito di far sparire venti panchine in cemento, peraltro posizionate dalla sua stessa giunta tre anni fa, durante la notte del 25 agosto dai giardini che si trovano nel piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di fronte alla
stazione ferroviaria della città emiliana.
Ufficialmente il provvedimento è stato giustificato, con un tempestivo comunicato, con la finalità di contrastare il degrado, lo spaccio e le risse, e arginare così le proteste di residenti e commercianti, ma la realtà è ben diversa, perché anche in altre aree della città avvengono da tempo simili fenomeni di degrado senza che nulla di simile sia stato fatto, per cui è evidente che la rimozione delle panchine è stata dettata dalla volontà di impedire ai migranti immigrati che transitano in stazione di trovare uno spazio per dormire.
Peraltro, continua il comunicato del sindaco, le panchine divelte saranno ripulite e spostate in altre zone periferiche della città, imitando così la ben nota politica delle amministrazioni leghiste che puntano a salvaguardare la borghesia che vive nei centri storici e a scatenare nelle zone periferiche una guerra tra poveri, ossia tra proletari italiani ed extracomunitari.
A denunciare la mossa di Pizzarotti è stata, tra le prime, l’associazione Pane e Vita, che da anni opera nella città emiliana servendo pasti e offrendo aiuto ai più bisognosi, italiani e stranieri, in varie zone della città: in un comunicato l’associazione, dopo aver fatto un’attenta analisi del disagio sociale della città, scrive che quello del sindaco “non è il primo provvedimento che va nella direzione sbagliata: ricordiamo le coperte tolte ai senza tetto dalla municipale. Sono misure di facciata, si fa in modo che il problema si sposti altrove evitando di affrontare veramente la povertà e il disagio che aumentano".

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